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Recensioni di Urusei yatsura 2022: la buona, la brutta e la cattiva

Avrei potuto usare altri termini, ma così fa più scena. Per tornare, prima bisogna andarsene, e Lamù (con tutta ladorabile banda di cialtroni al seguito), di sicuro per me non se nè mai andata. Facciamo, quindi, che sia tornata. La nuova serie, con una prima stagione di 23 episodi, è finita nei primi mesi del 2023.

Essendo stato folgorato dalla prima serie, allepoca doro dei cartoni su TeleCapri e altre reti locali minori, voglio dire telegraficamente la mia. Giusto per mettere le cose in chiaro, Lamù originale è la massima espressione della commedia nellanimazione giapponese, così come Maison Ikkoku lo è per la commedia romantica. Dico Lamù perché sono vecchio, infatti dico anche Guerre stellari e Uomo ragno.

Recensione cattiva:

Ci vogliono 22.5 puntate, su 23, prima che diventi una puntata della serie originale.

Recensione buona:

Si lascia guardare, generalmente, con piacere. Alcuni episodi sono ben riusciti; la distanza da altri anime recenti, di generi simili, è notevole.

Recensione brutta (sarebbe quella relativamente obiettiva):

Tutto quel che cè di buono, viene dal lavoro originale. Hanno aggiunto poco che potesse far danni: cosa non scontata, oggi. Non hanno neanche attualizzato la serie, cosa che avrà fatto storcere il naso agli eventuali spettatori più giovani. Niente telefonini, in breve. I personaggi, quelli che ci sono, non sono stati particolarmente stravolti.

Alcune puntate riescono a strappare diversi sorrisi; quella dellarrivo di Rei, in particolare, mi ha sorpreso particolarmente: viste le precedenti, non credevo sarebbero riusciti a cavarne qualcosa di decente. La seconda metà dellultimo episodio della stagione è molto divertente.

Fine di quanto cè di buono.

Artisticamente, la distanza tra originale e remake è siderale, 40 anni che sono 40 anni luce. Il character design è piacevole, Lamù è ben fatta, molto meno riuscite Shinobu, che sembra davvero una bambina rispoetto alle altre, e Ryuunosuke. Tutto il resto, però, è sostanzialmente inerte, come ormai molti anime. E serie tv. E film. Autori al minimo sindacale, ormai il grosso del pubblico è abituato alla piattezza, basta servire gli ingredienti crudi, in un piatto di plastica. Gli anime nuovi, originali, non hanno un metro di paragone. Lamù 2022 ce lha, e son dolori.

Nello svolgimento, molte puntate sembrano fotocopie delloriginale, magari fotocopie a fine toner, ma sempre fotocopie. Mettendo a confronto le sequenze simili, invece, crolla tutto. Qualche esempio: lintroduzione di Mendo Shutaro, o Benten, Ran, Lamù e Oyuki che affrontano CAO-2 a suon di missilate. Le dimostrazioni di forza di Shinobu. Manca qualsiasi guizzo autoriale, manca la vivacità sfrenata, Manca la vita.

Lo stesso vuoto incolmabile è nelle musiche. Leggendarie quelle originali quanto generiche e dimenticabili queste odierne: sono motivetti così neutri che sembrano generati da IA, “fammi una musichetta sentimentale coi violini”.

Della “fedeltà al lavoro della Takahashi”: onestamente, non me ne frega niente, leggo il manga se voglio la massima fedeltà possibile. Lamù originale opera di Mamoru Oshii, autore vero, non il tizio qualsiasi con le competenze necessarie a dirigere, mero esecutore materiale. Cambio alla regia dallepisodio 107, arriva Kazuo Yamazaki di Maison Ikkoku. Non un signor nessuno, non un passacarte.

Mancano Megane, Perma, Chibi e Kakugari, sostituiti, in qualche modo, da un paio di tizi anonimi che compaiono ogni tanto. Dovrebbero essere amici di Ataru, dobbiamo fidarci. Ora, è pur vero che Megane sia il protagonista tra i quattro, l'80% del gruppo di ammiratori di Lamù, Perma lasciato al 10% e Chibi e Kakugari a spartirsi le briciole: nonostante ciò, il gruppo insieme funzionava e aveva un senso.

Come un senso avevano le numerose comparsate di Ten, la sua eterna rivalità con Ataru e, in misura inferiore, con tutti gli altri maschi terrestri della serie (fin quando non si tratta di allearsi con loro, per danneggiare il suo nemico numero uno).

Jariten che, ricordiamolo, è unaltra incarnazione dello spirito di Ataru, come Mendo: tutti e tre tendenzialmente maniaci, ma Ten è ancora giovane e Mendo è miliardario. Chiudo, con Ten, accennando a quanto male e velocemente sia trattato, nel remake, il rapporto con Sakura. Vedremo: magari, nella prossima stagione, concederanno qualche minuto in più al maniaco volante incendiario, dalle ingenue tendenze omicide tipiche della sua età.

Chiudo tutto il pezzo, accennando agli statunitensi dei forum, che hanno visto di sfuggita la serie nuova e sono diventati tutti esperti di Lamù: il sentore generale è che il remake sia migliore e che Mamuro Oshii abbia sostanzialmente fallito, commettendo limperdonabile errore di discostarsi dal manga e di riversare nella sua opera la genialità che distingue un autore da un mestierante.

Gli statunitensi, insomma, volevano dei video con le scansioni del manga.

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