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Windows XP e un giorno di pioggia
Piove, piove molto, vigilia di Pasqua 2023. Freddo, stamattina grandina: vado a recuperare il secchio dell’umido, giù rischio di scivolare diverse volte, ma torno al piano di sopra intatto. Come passare questo tempo al chiuso, nel 2023?
Inizio installando Windows XP su un catorcio. Non finisce bene, dovrò procurarmi un’altra iso.
Passo, quindi, a installare Diablo 2, l’originale, su un netbook, anche lui dei tempi che furono, con XP già installato e perfettamente funzionante.
Qua va meglio, non del tutto. Ho i dischi originali di Diablo 2 e relativa espansione, Lord of destruction, ne ricavo delle immagini da montare su XP, con ImgBurn, altra reliquia del passato: non funzionano, l’unità CD viene visualizzata correttamente, ma il gioco non sembra riconoscerla. Necessaria l’installazione diretta dai dischi, come una volta.
Mi chiede i codici, che stanno sul retro della scatola, che non ho più: chissà che fine avrà fatto. Getto la rete, pesco dei codici, l’installazione avanza e termina. Lancio il gioco: esige la presenza del CD nel lettore, ma io non voglio una cosa del genere, vedere penzolare questo lettore esterno. La patch 1.12 dovrebbe risolvere, ma non la posso installare per un qualche motivo strano: probabilmente, i codici di gioco e espansione appartenevano a regioni diverse, chissà, tutte le patch superiori a quella installata, la 1.07, non vanno avanti, mostrando un messaggio d’errore.
Mi rassegno, spingendomi all’estremo: prendo un Verbatim dall’armadio, quanti anni avrà? 10, 15? Lo masterizzo, sempre con ImgBurn. Lo battezzo col sacro pennarellone, funziona il disco e funziona Diablo 2. Funziona col rapporto sbagliato: il gioco, ovviamente, supporta le sane risoluzione 4:3 di una volta, mentre il netbook nasce e muore con quella strana 1024x600. Cercherò una patch, o mi abituerò all’immagine leggermente schiacciata.
