\node at (23,0) {\includegraphics[width=5cm]{carl_sagan}};
\node (example-textwidth-2) [notice={(3,0.5)}, ultra thick, right, align=center, text width=12cm, color=black, fill=white, font=\fontsize{23pt}{24pt}\selectfont] at (1,-1) {Benvenuti! Oggi parliamo di un concetto molto importante per la relatività speciale e generale: lo spaziotempo.};
\node (example-textwidth-2) [notice={(-3,0.5)}, ultra thick, right, align=center, text width=12cm, color=black, fill=white, font=\fontsize{23pt}{24pt}\selectfont] at (12,-1) {Uno dei modelli per raccontare la teoria della relatività generale più utilizzati è quello del telo elastico con al centro una pallina che lo deforma.};
\node (example-textwidth-2) [right, align=left, text width=26cm, color=black, font=\fontsize{23pt}{24pt}\selectfont] at (1.5,0) {Questo permette di mostrare come palline più piccole "orbitino" intorno alla palla più grande al centro in un modo simile ai pianeti, almeno fino a che l'attrito non ha ragione del moto circolare, rallentando le palline che quindi cadono dentro la "sacca gravitazionale".};
\node at (23,0) {\includegraphics[width=5cm]{carl_sagan}};
\node (example-textwidth-2) [notice={(3,0.5)}, ultra thick, right, align=center, text width=12cm, color=black, fill=white, font=\fontsize{23pt}{24pt}\selectfont] at (1,-1) {Questo modo "concreto" di vedere la relatività generale è diretta conseguenza del modo matematico "visuale" generato dai diagrammi di incorporamento e dai parabolodi di Flamm.};
\node at (7,0) {\includegraphics[width=5cm]{carl_sagan}};
\node (example-textwidth-2) [notice={(-3,0.5)}, ultra thick, right, align=center, text width=12cm, color=black, fill=white, font=\fontsize{23pt}{24pt}\selectfont] at (12,-1) {Esiste, però, un metodo alternativo per raccontare la deformazione dello spaziotempo. Vediamolo insieme.};
\node (example-textwidth-2) [right, align=left, text width=26cm, color=white, font=\fontsize{23pt}{24pt}\selectfont] at (1.5,-3) {Supponiamo di voler andare da Ottawa a Venezia in aereo. Questo, che si sposta relativamente vicino alla superficie del pianeta, compirà un arco di circonferenza per andare dalla cittadina canadese fino a quella italiana, invece di prendere la retta che collega direttamente le due città.};
\node at (23,0) {\includegraphics[width=5cm]{carl_sagan}};
\node (example-textwidth-2) [notice={(3,0.5)}, ultra thick, right, align=center, text width=12cm, color=black, fill=white, font=\fontsize{23pt}{24pt}\selectfont] at (1,-1) {Vediamo ora tre differenti tipi di curve relativi a tre differenti tipi di moti nello spaziotempo:};
\node (example-textwidth-2) [right, align=left, text width=11cm, color=white, font=\fontsize{23pt}{24pt}\selectfont] at (18,2) {La linea a rappresenta una particella a riposo, la linea b una particella che si muove a velocità costante e la curva c rappresenta una particella che si muove di moto accelerato.};
\node at (7,0) {\includegraphics[width=5cm]{carl_sagan}};
\node (example-textwidth-2) [notice={(-3,0.5)}, ultra thick, right, align=center, text width=12cm, color=black, fill=white, font=\fontsize{23pt}{24pt}\selectfont] at (12,-1) {Dunque l'arco di circonferenza tra Ottawa e Venezia, che in un certo senso rappresenta il moto dell'aereo nel campo gravitazionale della Terra, può essere una analogia alternativa per descrivere la deformazione dello spaziotempo generata dalla massa dei pianeti.};