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### Ambiente
- [Privacy e cambiamenti climatici](https://www.ilpost.it/carloblengino/2021/11/02/privacy-e-cambiamenti-climatici-alla-ricerca-di-una-buona-storia/ 'Privacy e cambiamenti climatici - Il Post'), di [Carlo Blengino](https://www.ilpost.it/carloblengino/ 'Pagina autore di Carlo Blengino su Il Post') su [Il Post](https://ilpost.it 'Il Post')
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- [Quanto siamo dipendenti da una singola piattaforma online?](https://funkwhale.it/library/tracks/1380/ "Quanto siamo dipendenti da una singola piattaforma online?"), episodio 10 del <mark class="blue">podcast</mark> di [Daniele Scasciafratte](https://daniele.tech "Daniele Scasciafratte") - [Quanto siamo dipendenti da una singola piattaforma online?](https://funkwhale.it/library/tracks/1380/ "Quanto siamo dipendenti da una singola piattaforma online?"), episodio 10 del <mark class="blue">podcast</mark> di [Daniele Scasciafratte](https://daniele.tech "Daniele Scasciafratte")

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@ -321,7 +321,11 @@ Questo potrebbe essere il motivo più debole degli altri in questa pagina, ma pu
Facebook ha annunciato che entro il 2030 si applicherà per utilizzare esclusivamente energia rinnovabile; ha anche dedicato [un intero sito web](https://sustainability.fb.com "Facebook Sustainability") all'argomento. Nonostante ciò, i “servizi” forniti dai *Social Media* sono resi possibili da un numero sconosciuto di server indefinitamente (probabilmente, molto) grandi che sorgono in ogni angolo del pianeta. Tali server sono computer estremamente potenti connessi ad internet tutto il giorno, tutti i giorni; essi sono i responsabili del processo dietro le quinte che permette la pubblicazione di ciò che carichiamo e che assicura che tutto sia accessibile a chiunque, in qualunque luogo nel mondo. Come è facile immaginare, questi server consumano una gigantesca quantità di energia, e, anche se proviene da fonti rinnovabili, ha comunque un forte impatto sull'ambiente. Facebook ha annunciato che entro il 2030 si applicherà per utilizzare esclusivamente energia rinnovabile; ha anche dedicato [un intero sito web](https://sustainability.fb.com "Facebook Sustainability") all'argomento. Nonostante ciò, i “servizi” forniti dai *Social Media* sono resi possibili da un numero sconosciuto di server indefinitamente (probabilmente, molto) grandi che sorgono in ogni angolo del pianeta. Tali server sono computer estremamente potenti connessi ad internet tutto il giorno, tutti i giorni; essi sono i responsabili del processo dietro le quinte che permette la pubblicazione di ciò che carichiamo e che assicura che tutto sia accessibile a chiunque, in qualunque luogo nel mondo. Come è facile immaginare, questi server consumano una gigantesca quantità di energia, e, anche se proviene da fonti rinnovabili, ha comunque un forte impatto sull'ambiente.
Una nota personale: chiunque non sia un imbecille riconosce che il più grande e preoccupante pericolo per noi in questo momento storico (tralasciando per un attimo la pandemia) è il surriscaldamento globale; sta fortemente impattando le nostre vite ed è probabile che le devasterà, a meno che non faremo qualcosa nel prossimo futuro. Anche se potrebbe non sembrare giustificato, il mio timore per quanto riguarda i *Social Media* è forse più grande: se il surriscaldamento globale può essere osservato, oggettivamente misurato e monitorato, il declino della libertà sul web è subdolo, accade nell'ombra e con una crescente ma comunque minima attenzione, se comparata alle dimensioni del problema. Inoltre, anche un ignorante in materia ambientale può comprendere i rudimenti del perché il pianeta si stia surriscaldando e il motivo per cui questo è un grande rischio; al contrario, per riconoscere i rischi dell'ineguaglianza e la scomparsa della privacy sul web, occorre avere delle conoscenze tecniche a cui in Italia non veniamo minimamente educati. Doremmo abbandonare i *Social Media* per rendere il mondo un luogo migliore. Una nota personale: chiunque non sia un imbecille riconosce che il più grande e preoccupante pericolo per noi in questo momento storico (tralasciando per un attimo la pandemia) è il surriscaldamento globale; sta fortemente impattando le nostre vite e probabilmente le devasterà, a meno che non faremo qualcosa nel prossimo futuro. Anche se potrebbe sembrare non giustificato, il mio timore per quanto riguarda i *Social Media* è forse più grande: se il surriscaldamento globale può essere osservato, oggettivamente misurato e monitorato, il declino della libertà sul web è subdolo, accade nellombra e con una crescente ma comunque minima attenzione, se comparata alle dimensioni del problema. Inoltre, anche un ignorante in materia ambientale può comprendere i rudimenti del perché il pianeta si stia surriscaldando e il motivo per cui questo è un grande rischio; al contrario, per riconoscere le minacce dovute allineguaglianza e la scomparsa della privacy sul web, occorre avere delle conoscenze tecniche a cui in Italia non veniamo minimamente educati. Doremmo abbandonare i *Social Media* per rendere il mondo un luogo migliore.
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- [Privacy e cambiamenti climatici](https://www.ilpost.it/carloblengino/2021/11/02/privacy-e-cambiamenti-climatici-alla-ricerca-di-una-buona-storia/ 'Privacy e cambiamenti climatici - Il Post'), di [Carlo Blengino](https://www.ilpost.it/carloblengino/ 'Pagina autore di Carlo Blengino su Il Post') su [Il Post](https://ilpost.it 'Il Post')
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