// % Title = 🔋 Tutto per non cambiare due pile... // % CreatedOn = 2023-04-03 // % Downsync = /Posts/Tutto-Per-Non-Cambiare-Due-Pile.html // % HTMLTitle = 🔋 Tutto per non cambiare due pile... // % Description = Mi secco a cambiare le batterie del telecomando della TV che ho sulla scrivania, quindi ovvio realizzando un accrocco con graffette e cartone... // % Categories = Blog DIY
Tra 1 e 2 mesi fa - rendetevi conto di quanto tempo è passato prima che io mi scocciassi definitivamente - le pile nel telecomando della televisione che tengo sulla mia scrivania (la uso come secondo monitor) hanno iniziato a scaricarsi oltre il limite di usabilità sopportabile.
Fino ad ora non le ho cambiate, semplicemente perché mi seccavo e mi secco, considerando che:
Il telecomando, infatti, dimostra di poter ancora inviare segnali al televisore, ma solo per un attimo: il tempo di premere un bottone, e niente più. In un attimo quindi ritorna morto, e tentare subito di inviare altri segnali non serve ad un bel nulla.
Se, però, a questo punto si aspetta una quindicina di secondi, e poi si preme un altro tasto, il comando va a segno. È evidente che le batterie sono si molto scariche, ma hanno ancora quel poco di carica che permette ad un condensatore di caricarsi lentamente, e quindi al telecomando di essere alimentato. Emettere la luce infrarossi poi, apparentemente, drena tutta la carica del condensatore in pochi istanti, e quindi bisogna di nuovo aspettare perché si ricarichi.
Onestamente, il telecomando non mi serve, in ogni caso. Il 98% del tempo lo uso solo per accendere o spegnere l'apparecchio; quelle pochissime altre volte in cui ho bisogno di regolare il volume, o cambiare sorgente attiva, posso tranquillamente usare il mio smartphone, su cui ho un'applicazione che sfrutta l'emettitore infrarossi integrato (esatto, i produttori non lo integrano soltanto come mezzo per fare scherzi nei locali aperti al pubblico, ma anche come strumento utile).
Il problema, grosso problema, quando devo accendere e spegnere, è che mi serve accesso rapido.
Non posso mettermi a sbloccare il telefono, cercare l'icona dell'applicazione per il telecomando, e a quel punto premere bene sul display per centrare il tasto power, tutto con i porci comodi della mia ROM Android, che è buggata e lenta, come se venisse dall'Ohio (invece è di sviluppatori dell'India, come virtualmente tutte le custom ROM Android).
La TV ha un'interfaccia di controllo integrata: una semplice rotellina che si muove in due direzioni e si preme, e si può usare per accendere/spegnere o cambiare sorgente.
Il problema è che sta in una posizione terrificante! È praticamente sul lato del bordo posteriore, quello formato dal protrarsi della struttura di plastica, che mantiene la circuiteria della televisione, dietro la cornice dell'LCD.
Praticamente mi dovrei piegare ogni volta, infilando le dita tra gli ostacoli fastidiosi che vivono sulla mia scrivania.
Forse dovrei ringraziare che quei controlli sono sul bordo sinistro - dato che immediatamente a destra ho l'altro schermo, le cose sarebbero potute andare peggio - ed accontentarmi... ma che pale... pile... no, palle!
E allora, per questo desueto attacco d'arte, prendo i seguenti materiali e utensili:
Ecco allora cosa sono andata a fare:
(Non riuscivo a fare la foto meno sfocata lì dietro, mi spiace.)
Per quanto riguarda la pressione del tasto - che ora posso attuare appoggiando il dito sul bordo sinistro estremo dello schermo, senza dover mettere le mani dietro a tutto - questa soluzione funziona perfettamente.
Ahimè, la rotazione della rotella non va granché con questo accrocco, che ha buona libertà di movimento su un solo asse. Il cartone in ogni caso non crea eccessiva rigidità , quindi riesco ancora a ruotare la rotellina da dietro.
Questo è quanto. Se dovessi migliorare la mia soluzione - che, si, è grezzissima, non lo nego proprio perché è questo che mi piace - scriverò un'appendice a questo articolo.
So già che la domanda arriverà , quindi rispondo ora:
Ma tutte quelle batterie sfuse che hai messo nella foto di copertina?
Ehhh. Buona domanda.
Sono tutte pile che conservo quando in casa (non per mano mia, in quanto, lo ripeto, evito più possibile le non ricaricabili) vengono scartate, perché molto spesso "scariche" significa soltanto "troppo scariche per il dispositivo da cui sono state sostituite". Per alcuni telecomandi vanno infatti spesso ancora bene, inclusi i miei in certi casi.
Allora ho solo perso tempo con il progetto di oggi? Nah, non direi: da ora posso tranquillamente tenere il telecomando un po' più riposto, non più necessariamente sempre sulla scrivania, che quindi posso tenere leggerissimamente (perché io poi in un attimo rovino i miei stessi sforzi!) più ordinata.