mirror of https://gitlab.com/octtspacc/sitoctt
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f1db4d14f4
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# 📓️ blogoctt
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* [2022-06-23] ☀️ Rasperino Solare (ed altri esperimenti andati a male) - blogoctt
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* [2022-06-14] 📄 I documenti non devono diventare applicazioni - blogoctt
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=> ../Posts/2022-06-23-0000-Rasperino-Solare-ed-Altri-Esperimenti-Andati-a-Male.html
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=> ../Posts/2022-06-14-0000-I-Documenti-Non-Devono-Diventare-Applicazioni.html
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* [2022-06-03] 🌐️ Come e perché il sitoctt su Tor? - blogoctt
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=> ../Posts/2022-06-03-0000-Come-e-Perche-il-Sitoctt-su-Tor.html
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# ♻️ Ecologia
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* [2022-06-23] ☀️ Rasperino Solare (ed altri esperimenti andati a male) - blogoctt
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=> ../Posts/2022-06-23-0000-Rasperino-Solare-ed-Altri-Esperimenti-Andati-a-Male.html
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# 🌐️ Internet
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* Raccolta Siti Internet
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=> ../Raccolte/Internet/Raccolta-Siti-Internet.html Raccolta Siti Internet
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* [2022-06-14] 📄 I documenti non devono diventare applicazioni - blogoctt
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* [2022-06-03] 🌐️ Come e perché il sitoctt su Tor? - blogoctt
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=> ../Posts/2022-06-14-0000-I-Documenti-Non-Devono-Diventare-Applicazioni.html
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# 💰 Rasperino
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* [2022-06-23] ☀️ Rasperino Solare (ed altri esperimenti andati a male) - blogoctt
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# 📡 Tecnologia
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=> ../Raccolte/Internet/Raccolta-Siti-Internet.html Raccolta Siti Internet
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* [2022-06-23] ☀️ Rasperino Solare (ed altri esperimenti andati a male) - blogoctt
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* [2022-06-14] 📄 I documenti non devono diventare applicazioni - blogoctt
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* [2022-06-03] 🌐️ Come e perché il sitoctt su Tor? - blogoctt
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=> ../Posts/2022-06-23-0000-Rasperino-Solare-ed-Altri-Esperimenti-Andati-a-Male.html
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=> ../Posts/2022-06-14-0000-I-Documenti-Non-Devono-Diventare-Applicazioni.html
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=> ../Posts/2022-06-03-0000-Come-e-Perche-il-Sitoctt-su-Tor.html
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# 🗂️ Raccolte
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# Chi sono?
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Giustamente, venendo qui, che tu abbia o meno letto le informazioni generali del sito sulla Home, ti starai chiedendo chi sono io.
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Io sono octt. Si, esatto, octt da cui sitoctt, il mio posto, prende il nome.
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Io sono la webmaster di questo posto. O, forse, webmistress sarebbe più corretto, peccato che le persone che anche soltanto conoscono dell'esistenza di questa parola si contano sulle dita di una mano mozzata.
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Vabbe, io ho capito che nel mondo c'era necessità di questo sito (ma quando mai??), ho immaginato il sito, ho iniziato a costruire il sito, ho messo in piedi strategie per semplificarmi la creazione del sito (eee, che paroloni, ho scritto un programmino in Pitone), ed ecco qui il risultato.
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=> ./ Home
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=> https://www.dictionary.com/browse/webmistress webmistress
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## Cosa faccio?
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Beh, innanzitutto faccio questo sito. Scrivo le cose, che siano inutili fiumi di parole in lingua umana, oppure paroline magiche che il tuo computer interpreta per visualizzare queste pagine nella loro forma più gloriosa.
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Poi, per quanto io tenti di passarci meno tempo possibile appresso, ho il mio server da amministrare quando la roba si spacca o c'è da aggiornare la qualsiasi, altrimenti tutta la baracca chi la porta avanti? Tra server Matrix, bot vari per Telegram, il server SpaccCraft, e qualche altra robina che adesso mi scoccio di ricordare, è una roba bestiale, resa solo più difficile dal mio usare hardware di fortuna.
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A volte spendo (o perdo?) tempo sul Fediverso, anche lì a scrivere e condividere robette. Ad oggi uso principalmente Mastodon e Lemmy, ma ho provato ed uso anche altre piattaforme belline e libere.
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Spesso dormo anche, ahhh bello quando dormi che stai lì così, ohhh, e ogni tanto ci vuole, toh.
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Scrivo anche programmi veri e propri a volte. Più che altro, programmini, perchè se mi imbarco in grosse imprese poi rischio (no no, succede spesso, quale "rischio", è una certezza) di lasciare roba abbandonata a metà.
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Pensa te, inoltre: quando ho tempo, gioco anche ai videogiochi. In passato, molto di più, ma ad oggi impiego il mio tempo in tante altre cose, quindi il gioco è bello ma, ormai, dura sempre troppo poco.
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Ah, e devo anche ancora andare a scuola. Un po' na' seccatura, vabbe, c'è poco da fare.
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## Alcune mie proprietà particolari
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• Sono una loli con proprietà particolari La semplice cosa è di per sè una proprietà particolare. • Il mio colore preferito è quello di sfondo del sito Ossia, #eeddff. Sono povera e non ho i colori Pantone, questo è il massimo della precisione che posso garantire. • Ho poca fantasia Infatti, non mi vengono in mente altri punti da esporre.
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## I miei contatti
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Mi puoi trovare sul Fediverso, ai contatti da me preferiti che lascio qui sotto.
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Friendica : @octt@poliverso.org
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Mastodon : @octo@mastodon.uno
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Matrix : @octt:octt.ddns.net
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=> https://poliverso.org/profile/octt @octt@poliverso.org
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=> https://mastodon.uno/@octo @octo@mastodon.uno
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=> https://matrix.to/#/@octt:octt.ddns.net @octt:octt.ddns.net
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# Fine?
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Per ora, mi dispiace, ma è tutto. Se vuoi sapere altro, dovrai prima aspettare che io finisca di scriverla questa pagina a riguardo! 🙃️ In genere aggiorno il sito ogni 1-2 giorni, torna tra quel lasso di tempo.
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# Il mio PicoBlog
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Stai avventurandoti in una sezione forse effimera del sitocto, ma che comunque, se esiste, vuol dire che ho pensato che ci debba stare lo stesso.
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## Un po' di contesto
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Seguendo l'idea che ho visto su (pochi) altri siti web personali in giro per la rete, dedico questa zona a pagina singola per tenere un cosidetto picoblog.
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Nella pratica, si tratta di un flusso di pensieri corti e fini a loro stessi: spesso, un intero articolo di picoblog è composto da una sola frase.
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Per questo fondamentale particolare, differisce non solo dai blog tradizionali, dove un articolo è spesso formato da tanti paragrafi, ma anche dagli oggi più popolari microblog (alla Mastodon), dove un articolo è al massimo un paragrafo.
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L'idea mia è quella di creare un flusso aggiornato più o meno spesso di frasi che boh, mi vengono in mente e voglio scrivere.
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Chissà se navigare questa pagina ti aiuterà a conoscermi meglio, ho paura di no. In verità direi, se del mio normale blog ti fidi 5, di quello che trovi qui devi fidarti -20. Non prendere troppo seriamente ciò che scrivo qui.
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Tieni a mente che le pubblicazioni più recenti vanno sempre in cima, facendo scendere in basso le precedenti. Inoltre, ogni articolo è collassato di base per questioni di ordine, ti basta cliccare sul titolo per espanderne uno.
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## Leggi il PicoBlog
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Lista dei post
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[2022-06-29] Minare domini Tor
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È esattamente quello che ho fatto! In che senso? È banalmente ciò che si fa con un programma come mkp224o, se si vuole ottenere un indirizzo contenente caratteri particolari. Il nuovo indirizzo, che inizia (questa la particolarità) con " sitoctt ", è linkato su Home#-Disponibilit-del-sito.
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[2022-06-27] Qui sempre novità
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Ora ho una pagina " Raccolta Siti Internet " dove linko ad altri siti carini, ho creato un PNG 88x31 che identifica il mio sito e che, chiunque vuole, può usare per linkarlo.. beh dai, pian piano si sta riempiendo anche meglio di un semplice blog :D
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[2022-06-26] Ancora un'altra piattaforma ActivityPub
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Eh già, ce n'è già una nuova in beta da praticamente ieri. Che il suo archetipo sia Mastodon, lo si vede subito, ma Bonfire promette una filosofia diversa (?) e.. agli sviluppatori frega qualcosa del miglioramento progressivo, e gran parte della app già funziona senza JS! Già questo è abbastanza per farmi gioire.
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[2022-06-24] Feed Atom/RSS
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=> https://github.com/cathugger/mkp224o mkp224o
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=> ./index.html#-Disponibilit-del-sito Home#-Disponibilit-del-sito
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=> ./Raccolte/Internet/Raccolta-Siti-Internet.html Raccolta Siti Internet
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=> https://bonfirenetworks.org Bonfire
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Finalmente staticoso integra la generazione di feed Atom/RSS! Se funziona tutto, scriverò le informazioni su Home#-Feed-e-notifiche, ma i metadati sono già presenti nell'HTML, quindi usando un browser che ancora integra un aggregatore di feed, come SeaMonkey, dovrebbe apparire un'icona per iscriversi.
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[2022-06-22] L'esagerazione
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Mi è venuta voglia di esagerare e implementare un contatore delle visite sul sito. Per fortuna, ho trovato il servizio gratuito già pronto di contatoreaccessi.com, che funziona caricando assolutamente zero JavaScript, anche se conta anche i refresh, non le visite uniche.. vabbe.
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[2022-06-21] Aggiornamenti tecnici
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Tra ieri e stamattina ho lavorato abbastanza al generatore, per sistemare problemini e aggiungere funzioni, e ho aggiunto qualche miglioramento al CSS del sito. Comunque questo PicoBlog è ormai solo un devlog, un po' un peccato, ma non so cos'altro scrivere di molto corto.. 😅
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[2022-06-20] Dominio epico
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Dopo un mesetto, eu.org mi ha dato il dominio che ho chiesto.. a breve il sitocto sarà navigabile da sitoctt.octt.eu.org! Tecnicamente già raggiungibile, ma devo sistemare dei problemi del generatore, se voglio il dominio attuale non si rompa..
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[2022-06-19] Divisione in categorie
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=> ./index.html#-Feed-e-notifiche Home#-Feed-e-notifiche
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=> https://contatoreaccessi.com contatoreaccessi.com
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=> https://sitoctt.octt.eu.org sitoctt.octt.eu.org
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Alla fine credo di aver realizzato qualcosa come lo volevo. Adesso nella barra di navigazione del sito c'è una sezione "Raccolte", che altro non è che una lista di categorie semiautomatica.
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[2022-06-18] Commenti sul sitoctt
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È da qualche giorno che sto lavorando quasi ininterrottamente ad un mio sistema di commenti da abilitare per il sito. Non è ancora finito e non so quando lo finirò (e se lo finirò.. speriamo non butto via tutto per la noia).
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[2022-06-14] Vorrei un sistema di categorie..
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..che non so bene neanche io come lo voglio. A parte la categorizzazione dei post del Blogocto in temi, vorrei che nelle pagine di raccolta per temi uscissero anche pagine che non sono propriamente post, ma ho paura che si crei disordine. Ci penserò su a lungo..
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[2022-06-07] Robine Tor
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Visto che Tor Browser all'impostazione di protezione massima, impostata da molta gente che lo usa, rompe alcune componenti CSS (non c'è JS) del mio sito.. ho aggiornato il generatore per supportare l'aggiunta di una sezione header su tutte le pagine, al momento di build del sito. Lì ho messo info riguardo al problema.
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[2022-06-03] Il primo post del Blogocto!
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L'ho iniziato a scrivere 3 giorni fa, poi tra una cosa e l'altra ho avuto modo di finire solo oggi la scrittura, sia dell'articolo in questione, che del codice del mio generatore che gestisce i post stile-blog (su cui ho ancora sistemazioni da fare). Andate a vederlo qui!
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[2022-05-30] Maremma bona sto generatore
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=> ./Blog qui
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Sviluppare questo generatore di siti si sta rivelando un'esperienza mistica, in positivo e in negativo. Non so neanche come descrivere il tutto, è assurdo.
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[2022-05-29] Il sito su Tor
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Finalmente, ho messo in piedi anche un mirror Tor del sitocto! Lo trovate linkato su Home#-Disponibilit-del-sito. Ora è tutto più sicuro e privato.
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[2022-05-27] Prova
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Questo articolo è solo una prova, forse verrà cancellato.
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[2022-05-27] Il PicoBlog inizia!
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A cosa serve questo post? A farmi vedere l'effetto iniziale ed eventualmente sistemare del CSS..
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=> ./index.html#-Disponibilit-del-sito Home#-Disponibilit-del-sito
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# 🌐️ Come e perché il sitoctt su Tor?
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In questi giorni ho sistemato i primi affari riguardanti il rendere disponibile il sitocto sulla rete Tor. C'è chi mi definirà esagerata anche soltanto per aver avuto il pensiero di fare una cosa del genere, ma c'è poco da fare.
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Se nulla è andato storto, il servizio Onion è ancora raggiungibile a questo indirizzo: onmfrk2acl4xdeawfjg3nfepq7gcufolctmhiwwxpcknazus5bxzxhqd.onion (Modifica del 2022-06-29: ho cambiato il dominio per motivi estetici con questo nuovo! Info aggiuntive (ma pur sempre scarne) al post del PicoBlog di oggi) sitoctt2fxjvx3lc2iqqef2aeulflprjaasv2xl4zi7sxxbmvjy5b5yd.onion.
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L'idea - apparentemente riuscita - è stata quella di utilizzare un servizio PaaS gratuito, Replit, per fare il tutto.
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In questo modo, non appesantisco ulteriormente il mio improprio server. Ormai da mesi, precisamente da inizio-metà di febbraio 2022, uso una console Switch come server per troppe cose: oltre lo storico server SpaccCraft, ho una mia istanza Matrix, qualche bot Telegram che forse è la roba che meno richiede risorse, e software minori assortiti. Si, Nintendo Switch su cui ho avviato Ubuntu..
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Non vado nei dettagli, meglio farlo in un articolo a parte, ma in breve il motivo è che gli SBC come i Raspini, ad oggi, per via degli eventi mondiali correnti, hanno dei costi paurosi, e Switch era l'unico computer a basso consumo con abbastanza RAM (4GB) che avevo già in casa. Bisogna adattarsi.
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Questo qui è anche il primissimo post che scrivo sul blog del postocto, chissà come va e soprattutto chissà quando spunterà fuori, perché dovrei sistemare un attimo il mio generatore di siti statici per poter gestire le pagine come questa che, anziché comuni pagine, dovrebbero essere trattate come sottopagine della pagina "Blog" (autogenerata).
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=> http://onmfrk2acl4xdeawfjg3nfepq7gcufolctmhiwwxpcknazus5bxzxhqd.onion onmfrk2acl4xdeawfjg3nfepq7gcufolctmhiwwxpcknazus5bxzxhqd.onion
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=> ../PicoBlog.html PicoBlog
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=> http://sitoctt2fxjvx3lc2iqqef2aeulflprjaasv2xl4zi7sxxbmvjy5b5yd.onion sitoctt2fxjvx3lc2iqqef2aeulflprjaasv2xl4zi7sxxbmvjy5b5yd.onion
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## Come?
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Torniamo al discorso del postoctt: con Replit, prendendo come base un Repl trovato in giro che dimostrava come ospitare un altro tipo di servizio su Tor, ho costruito il mio Repl che: ad ogni nuovo avvio, scarica in locale tutto ciò che serve a compilare e distribuire il mio sito statico (dalle mie repo Git), prepara tutto, ed avvia un server HTTP e il demone Tor, che fa da proxy esponendo il server HTTP sull'esterno tramite la rete Tor. Poi all'infinito, tutto tramite Git, scarica eventuali aggiornamenti a qualsiasi delle parti e, quando necessario, rigenera il sito.
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Lascio qui il link ad uno snippet GitLab con i miei file, per chiunque voglia fare il mio stesso servizio per un proprio sito web, magari costruito proprio con il mio generatore di siti statici di infima qualità (a livello di codice, se mi facesse schifo a livello concettuale o pratico non lo starei ancora a sviluppare pian piano): gitlab.com/-/snippets/2338457.
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Con servizi PaaS gratuiti come Replit, comunque, c'è un problemino: ci sono limiti sui tempi di esecuzione dei software. Nel caso di questa piattaforma, il tutto va in sospensione se l'indirizzo web del progetto non riceve ping per non ho capito bene quanti minuti. In caso ne riceva dopo, si risveglia dopo il tempo necessario a rifare le operazioni di avvio.
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Peccato però che, a parte che significherebbe far aspettare 30 secondi minimo chi vuole visitare il mio sito per lo stabilimento del primo collegamento, è l'indirizzo HTTPS sul dominio di Replit che va contattato, per ovvi motivi non l'indirizzo Tor. E far collegare la gente tramite l'indirizzo HTTPS nullifica gli scopi dell'avere un sito Tor (a cui arrivo a breve, lo giuro).
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La soluzione sarebbe usare, su un computer sempre acceso in casa, uno script o un cronjob (piuttosto, un timer systemd, visto che proprio per colpa di systemd i cronjob classici ad oggi sono rotti spaccati malfunzionanti) per pingare in continuazione l'indirizzo del mio sito su Replit. Io potrei farlo, ma vorrei trovare un modo confinato agli stessi servizi PaaS gratuiti per risolvere il problema, in quanto una cosa del genere significherebbe che anche chi non ha un server in casa può fare quello che ho fatto io.
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Inizialmente ho provato con UptimeRobot, ma pare dia delle rogne, ho settato il tutto la sera, e la mattina dopo il mio sito era offline.
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Cercando in giro ho trovato poi diversi siti (definiti "pinger") che invitano ad inserire l'indirizzo del proprio progetto Replit per farlo pingare in continuazione così da farlo rimanere attivo. Ne ho usati tipo 3 a caso, che non ricordo nemmeno, e da allora il sitoctt sembra non spegnersi più.
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O, forse, il merito è stato del mio aver creato un secondo progetto Replit, che ha come unico scopo il pingare il mio primo all'infinito (mentre il principale pinga sempre il secondo). Non lo so, perché il secondo sembra spegnersi sempre, non so se è perché non ha nessun server HTTP esposto, devo indagare..
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=> https://gitlab.com/-/snippets/2338457 gitlab.com/-/snippets/2338457
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## Perché?
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Facciamo subito uscire l'elefante dalla stanza (che già è piccola): il voler mettere in piedi un sito che contiene materiale immorale a livelli gravi (che differenzio dal materiale illegale di per sé), che se ospitato sul web tradizionale sarebbe molto facile da tracciare indietro ai proprietari con tutte le conseguenze del caso, non è l'unico motivo sensato per voler usare Tor (o qualsiasi altra rete fondata sugli stessi principi tecnici, ma Tor è nel bene e nel male la più famosa e usata).
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Questo sito è anche sul clear web senza problemi, per dire, non ha problemi a stare lì.
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Tor garantisce un forte anonimato rispetto all'Internet non filtrato. Il perché dovrebbe interessare a chi non traffica contenuti illeciti, è presto spiegato non con una risposta, ma con una domanda: volete per caso far conoscere quello che fate (incluso il visitare un sito web in particolare, come il mio blog) a corporazioni multimiliardarie che in cambio non vi daranno nulla, anzi non si fanno scrupoli a fare tutto il possibile anche a vostro discapito (tracciamento) per trarne in un modo o nell'altro profitto?
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A quale pro volete far sapere al vostro ISP i particolari servizi Internet che contattate? Oppure farvi identificare da chi ospita quei servizi Internet (me e il mio ISP se si tratta di qualcosa ospitato in casa mia, altrimenti il provider particolare per server forniti da aziende, come Replit stesso oppure GitLab.com su cui ospito il sitocto nel clear web), se dalla cosa non ci guadagnerete nulla?
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A molte persone, per qualche motivo, questo ragionamento non quadra, ma a poche importa e, nonostante io non arrivi ad alcuni estremi, capisco i punti di vista delle poche persone che vogliono mantenere il più possibile l'anonimato anche quando fanno cose morali e legali online. Di conseguenza, condivido e incoraggio l'uso di Tor per accedere ai servizi e i contenuti da me forniti.
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Ancora non vi convinco? E allora sentite questa. Tor permette, ad esempio, a giornalisti che vivono in regimi di censura totali o parziali di fare informazione sul vero, che sia in modo diretto o meno. Oppure, permette a chi vive in questi regimi di informarsi in maniera libera e non influenzata dalla propaganda del governo, e di comunicare con altre persone in altre parti del mondo.
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Il principio reale per cui è più facile nascondere chi si è e cosa si fa a livello individuale in mezzo ad una enorme folla, piuttosto che quando si è con poche altre persone, si applica anche per le reti distribuite: più gente le usa, anche per semplice navigazione web, più gli individuali utenti sono al sicuro. Quindi, usando Tor per girare sul web, anche se non vi interessa l'anonimità, aiuterete chi ne ha bisogno.
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Almeno, aiutate gli utenti che non fanno niente di male: i criminaletti che vendono droga e armi, oppure smerciano foto e video ritraenti stupri o torture, spesso si montano la testa, ed arrivano a trascurare l'opsec a tal punto che prima o poi finiscono (e direi che godo di ciò) più che maluccio.
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Un dubbio che può sorgere ai non super-addetti ai lavori, però, è il perché serva fornire il sito anche come servizio Onion, visto che qualsiasi contenuto sul normale Internet è accessibile comunque dietro Tor, che in quel caso funzionerà più come un tradizionale proxy. I problemi qui però sono più subdoli, e hanno a che fare con la natura dell'infrastruttura classica di Internet.
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Non penso di dover spiegare i problemi derivanti dal passare dati in forma non cifrata via Internet: le informazioni possono essere non solo trafugate (che per un blog pubblico non è un grosso problema), ma persino modificate e presentate come se nulla fosse cambiato, con facilità disarmante, da una qualsiasi delle parti intermedie del collegamento, ad esempio l'ISP del client o del server.
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HTTPS per i siti web risolve questo problema.. Male. Non se ne parla tanto, ma tutto il corretto funzionamento di questi sistemi di protezione dipende da una complessa infrastruttura metafisica globale, che ha più falle di quanto si pensi.
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Cercando su Whoogle, ho trovato questo PDF, che più o meno da un rapido sguardo ai problemi di cui HTTPS è affetto: Weakest_Link_in_the_Chain.pdf. Ciò che c'è da dire di importante in sostanza è che, tutto il sistema attuale, basato sulle CA, consiste nella fiducia verso un'autorità a monte. Senza andare nei dettagli, per cui rimando al PDF, il sistema è fragile e può essere rotto, potendo risultare, in rari speciali casi, negli stessi problemi di connessioni non cifrate; anzi, forse anche peggio, perché la presenza di HTTPS può indurre a fidarsi sempre e comunque: i browser web moderni ci hanno condizionato a farci domande solo quando vediamo il lucchetto aperto o un triangolo di avvertimento, non quando vediamo il lucchetto verde luccicante chiuso.
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=> https://github.com/benbusby/whoogle-search Whoogle
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=> https://www.accessnow.org/cms/assets/uploads/archive/docs/Weakest_Link_in_the_Chain.pdf Weakest_Link_in_the_Chain.pdf
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Quando si usa Tor per collegarsi a siti su Tor, la connessione non solo viene smistata tra ancora più nodi della rete, ma i dati vengono cifrati con un sistema di chiave pubblica e privata tra il client e il server del servizio Onion: l'unico punto debole della catena è il server stesso, che conserva la chiave privata, non ci sono altre autorità di cui fidarsi.
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Il sistema ha dei problemi, non lo negherò assolutamente, partendo dal fatto che se la chiave privata viene rubata, i ladri possono impersonare il sito e a quel punto l'unica cosa da fare per chi lo gestisce è cambiare chiave, cambiando così anche dominio, non si può andare dalla CA per revocare il certificato. È così che funziona un sistema basato al 100% sulla matematica e 0% sulla fiducia.
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A dire il vero, io starei quindi sbagliando ad usare una macchina altrui per ospitare il sito Tor... Greve. Vabbe.
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## In conclusione
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Tor non è assolutamente perfetto: ha delle falle di vario tipo, in genere basate sulla deanonimizzazione degli utenti perché è quello che interessa alle agenzie a 3 lettere, ma parliarmoci chiaramente: è un passo avanti per avere più protezione, e sicuramente è un enorme passo in avanti verso la sicurezza dei dati, in una maniera che fa si che la comunicazione tra client e server sia sicura soltanto quanto server e client, senza preoccuparsi delle minuzie introdotte da alcuna terza parte.
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Il fatto che Tor sia economicamente supportato almeno in parte dal governo statunitense comunque, senza scendere troppo nei dettagli, comporta forse alcune implicazioni profonde pericolose. Per questo voglio, più o meno a breve, dare una chance a servizi simili a Tor ma diversi da esso. Lokinet mi ispira, a dire la verità, penso sarà la prima rete alternativa che proverò.
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# 📄 I documenti non devono diventare applicazioni
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Il Web di oggi è indiscutibilmente molto diverso da quello di 20 anni fa, e cambia sempre di più ogni anno che passa.
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Guardare i lati positivi del progresso è sempre molto facile e rassicurante, e per questo poco spesso si pensa ai lati oscuri che, in tante tante cose, ci sono. Il Web, purtroppo, è una di queste.
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## Che sta succedendo?
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Il Web dei documenti sta prendendo una brutta piega, diventando piano piano sempre più, a tutti gli effetti, Web delle app.
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Per capire il problema, però, dobbiamo ricordare cos'era il World Wide Web ai suoi inizi. Era una piattaforma Internet per lo scambio di informazioni sotto forma di ipertesti, basta. E gli ipertesti, che sono? Dei documenti. Certo, documenti molto particolari, dove la lettura può avvenire in modo non lineare grazie ai collegamenti ipertestuali, e il Web in particolare si è evoluto per essere un sistema di ipertesti con supporto a testo decorato, elementi multimediali, ed impaginazione avanzatissima.. ma alla base parliamo sempre di documenti.
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Nei primissimi giorni del Web c'erano soltanto i cosiddetti siti statici, ossia che restano sempre uguali (a meno di aggiornamenti da parte di chi li amministra), e non c'è nulla che utenti che visitano possano fare per modificarli. In questa categoria rientrano cose come un semplice blog, il sitocto stesso ad esempio, un sito di notizie, il sito dimostrativo di un'azienda o un prodotto, un'enciclopedia.. insomma, cose semplici di questo tipo.
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Poco più tardi (giorni o settimane, l'idea era già prevista nella primissima specifica di Web e HTML) si è iniziata ad applicare l'idea di usare server che potessero elaborare informazioni inserite dagli utenti con bottoni e campi di testo, interagire con dei database, e sostanzialmente fornire un'esperienza con contenuti generati dagli utenti. Sono quindi iniziati a nascere i forum in senso più classico, siti per creare siti (!) in modo più semplice (i CMS), i social network a noi più vicini, le webchat e, non dimentichiamo, i motori di ricerca. Questi sono i siti Web dinamici.
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In questo periodo, ad ogni modo, non importava che si parlasse di siti statici o dinamici, ai computer di qualunque utente che contattava il sito ritornavano soltanto documenti. Che fosse la pagina HTML in sé, un file CSS per stilizzare la pagina, o dei file multimediali (all'epoca solo foto) messi tra un blocco di testo e l'altro, al browser, il programma che interpreta e visualizza questi documenti, tornavano solo documenti da interpretare, non programmi da eseguire.
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Qui siamo ancora all'esclusiva esistenza del Web dei documenti, per il Web delle applicazioni si dovrà aspettare ancora.
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Con queste ultime frasi, chi ci vede lungo ha già capito dove devo andare a parare, ma ci arrivo con calma. In quest'epoca, sostanzialmente, non poteva succedere nulla di che al tuo computer o alle tue informazioni semplicemente caricando una data pagina Web, perché il browser aveva a che fare solo con file che dicevano come disporre del testo a schermo (HTML e CSS, linguaggi di marcatura), oppure come disporre pixel colorati arbitrari a schermo (immagini).
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L'unica cosa di cui bisognava fidarsi era il browser in sé (e che fosse aggiornato), non dei siti Web individuali.
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## Lo stato attuale delle cose
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Poi, è arrivato lo scripting. Se ne sono viste di tutti i colori, ma alla fine solo JavaScript è sopravvissuto alla grande fino ad oggi, ed è alla base del pionieristico (e tragico) Web 3.
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Gli script Web altro sono veri e propri programmi, che un browser può eseguire se caricati da una pagina. Qui, però, sorge un evidente problema: bisogna fidarsi di ogni singolo sito Web che integra degli script, problema che è però decisamente complesso da affrontare.
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A dire la verità, questo non è l'unico problema: gli script molto spesso rallentano le pagine, specialmente su dispositivi vecchi e meno potenti, e su certa roba molto vecchia non funzionano proprio, rompendo quindi siti che li usano in modo esteso. Nella pratica, ciò significa che i siti che scelgono inutilmente di integrare JavaScript sono, su qualunque hardware, spesso molto più lenti di quelli che non lo usano.
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Di questo, però, discutiamo nel dettaglio un altro giorno.
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Innanzitutto, ci sono i siti che caricano codice offuscato, a tutti gli effetti software proprietario.. quelli, solo con molta molta pazienza e abbastanza esperienza si riesce a capire cosa fanno. In ogni caso, però, il semplice fatto che un programma sia libero non vuol dire che sia per forza esente da problemi di privacy e sicurezza, e questo si è visto, ironia della sorte, in special modo nella comunità JS, dove sviluppatori di popolari librerie sono usciti di capoccia e hanno integrato malware nei loro progetti. Pochi sviluppatori di software aperto mettono codice dannoso per gli utenti nei loro programmi, ma, quei 2 o 3 su 10000000 che lo fanno, a volte la fanno franca, perché non ci sono altre persone che si prendono la briga di leggere il codice ed agire in modo adeguato.
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Questo qui è un problema che riguarda tutti gli utenti del Web, e se già chi ne ha la capacità non va, per ovvi motivi di tempo e pazienza, a leggere tutto il codice degli script caricati da tutti i siti che visita, immaginate che chi non ne ha proprio la capacità di farlo (la stragrande maggioranza degli utenti) è senza speranze.
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Molte persone si pongono problemi - alcuni sensati e altri no, per chi sa un minimo di come funziona un computer moderno - ad installare applicazioni native dal nulla, magari mai sentite prima.. tutti problemi che si ignorano quando si sta semplicemente navigando nel Web, senza sapere delle centinaia di script che vengono eseguiti in una sessione di navigazione variegata.
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In che modo uno script, e quindi un sito che lo integra, può essere malevolo?
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I browser ad oggi eseguono gli script dei siti Web in un ambiente abbastanza sandboxato, certo, e per quanto ad oggi, per motivi che non sto a spiegare ora, di falle anche gravi ne esce fuori una nuova ogni mese, se si tiene il browser aggiornato la sicurezza è in teoria a posto.
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La privacy, però.. quella fa davvero una brutta fine. C'era una demo fatta a mo' di gioco che faceva vedere personalmente perché bisogna avere paura.. peccato che non la trovo più, non ricordo da dove l'ho scoperta, e quindi niente :(. Al momento, per chi vuole approfondire, posso solo linkare Device Info, che mostra tanti dei dati (ma non tutti) che un sito Web può estrapolare dai dispositivi di chi lo visita. Magari date uno sguardo anche a Cover Your Tracks.
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=> https://deviceinfo.me Device Info
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=> https://coveryourtracks.eff.org Cover Your Tracks
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Il problema qui, va specificato, non sta nelle webapp definibili vere e proprie applicazioni, che usano JS per funzionare. Che sia una calcolatrice, un giochino, un programma di videoscrittura, una app di modifica fotografica, si parla sempre di applicazioni, non importa che siano scritte in linguaggio nativo come app native per una specifica piattaforma, o che siano scritte in JavaScript come applicazioni per i browser Web. Tutte queste cose richiedono che sia il client ad eseguire il codice, perché si parla di app molto interattive, e va bene così. Io stessa uso spesso app che girano in una finestra del browser.
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Ci sarebbe poi da discutere a lungo per quanto riguarda il Web come piattaforma di sviluppo di applicazioni, per tanti motivi (anche le falle), positivi e negativi, ma ne parlerò in futuro.
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Piccola digressione: un modo per identificare in un attimo se un servizio sul Web è concepibile come documento o per forza solo come app, che io trovo intuitivo, è questo: basta chiedersi (supponendo non ci siano musica o immagini): "il contenuto generale di questo sito avrebbe senso se stampato interamente su carta (anche se non sarebbe più un ipertesto), oppure no?" Se la risposta è si, allora parliamo di qualcosa che può tranquillamente restare come documento, e bisogna diffidare da chi afferma il contrario.
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Il contenuto di un forum ha senso se stampato su un libro, una rivista, o un semplice foglio volante (oggetti comunemente considerati documenti, anche se fisici)? Certamente, così come quello di un blog, un profilo social, una stanza di chat, oppure della pagina dei risultati di un motore di ricerca.
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Non ha senso, invece, la stampa di un'applicazione calcolatrice o di videoscrittura (al massimo, ha senso solo la stampa dei dati, inseriti in quella app o ottenuti da una sua elaborazione).
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## Il disastro dell'appizzazione
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Il vero problema sta nel fatto che i siti Web non direttamente interattivi, che prima abbiamo categorizzato in statici e dinamici, stanno sempre più diventando app, ma senza alcun valido motivo.
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Sempre più frequentemente vedo sempre più siti, che dovrebbero essere semplici documenti, non funzionare correttamente senza JavaScript. Si passa da siti di notizie dove l'articolo non carica, a blog dove i menu di navigazione non funzionano più, forum dove sezioni dei messaggi non si vedono, forum che non caricano proprio, nuovi motori di ricerca che senza JS non funzionano assolutamente (e che si propongono come alternativa privata a Google, peccato che Google funziona bene anche senza eseguire script proprietari e questi cosi no!), e persino siti di social network che mostrano solo una schermata vuota se non si carica il JavaScript.
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Questi servizi che ho elencato sono tutti classificabili come documenti e, a parte casi molto particolari, come quei siti che cifrano e decifrano i dati lato client volutamente per far si che il server non possa leggerli (vedi PrivateBin per un blocco note, Element per una app di messaggistica), possono funzionare tranquillamente senza script e dovrebbero farlo (almeno opzionalmente).
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Non mi piace parlare contro il software libero e aperto scritto nel tempo libero da appassionati, che magari non ci guadagnano neanche economicamente, ma una cosa di cui sono rimasta colpita in negativo è che la piaga dell'appizzazione ha colpito anche il Fediverso e le sue piattaforme.
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Per chi è allo scuro di questo nuovo universo virtuale, dico in breve che si tratta di un'idea e, nella pratica, di software, fondati su protocolli comuni, per garantire compatibilità e interoperabilità universale, in modo che chi sta su piattaforma A possa comunicare anche con chi è su X: insomma, il Web e Internet implementati nel modo in cui all'inizio erano e negli ultimi decenni non sono più stati, fondati sulla libertà degli utenti anziché sui monopoli dei giganti.
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=> https://privatebin.info PrivateBin
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=> https://element.io Element
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Mastodon e Friendica, almeno per la visualizzazione dei profili e dei loro post, oppure di discussioni con tutti i messaggi, trattano bene chi ama il Web dei documenti puri e, seppur le loro applicazioni interattive non funzionino senza JS (Mastodon totalmente, Friendica parzialmente) anche se potrebbero, siamo già ad un ottimo compromesso.
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Se una persona non fa parte di una determinata istanza, ma vuole vedere dei contenuti sapendo il link, può farlo senza paura, perché deve solo caricare dei documenti statici nel browser Web di fiducia.
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Poi ci sono altre piattaforme, mi vengono in mente Misskey, Pleroma, e Pixelfed. Queste qui, per permetterti di visualizzare qualunque cosa, ti obbligano ad avere JavaScript.
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Magari, ci si può anche fidare degli autori dei software di per sé, ci sono solo i soliti 10 in giro, ma come ci si fa a fidare quando si trova un'istanza mai sentita prima e gestita da chissà chi? Risposta semplice: non si può; anche se in teoria si potrebbe controllare quali sono gli script che l'istanza carica e se sono conformi alla versione originale (o, in caso di fork, se le modifiche effettuate sono davvero quelle documentate), nessuno lo farà, per le ovvie ragioni di cui abbiamo parlato prima.
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Il problema dell'autorità inverificabile del codice, chiaramente, diventa anche peggio per siti Web individuali, non necessariamente basati su alcun software fatto e finito conosciuto, e che non hanno quindi alcuna reale controparte per fare un paragone riguardo lo stato del codice.
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Sul Fediverso, dico che la questione mi colpisce particolarmente perché non me lo aspetterei. Onestamente, da Big Tech, che si regge sullo spiare gli utenti per guadagnare vendendo i loro dati, me lo aspetto un abbandono progressivo del Web dei documenti in favore di quello esclusivamente delle app anche solo per la lettura di qualche paragrafo di testo (cosa che sta avvenendo, ma lentamente), considerando le potenzialità ampissime di soggiogare gli utenti.
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Da chi, invece, sviluppa software per comunità che si preoccupano di alcuni dei nuovi problemi di privacy del Web, e che per questo usano software alternativi meno popolari, non me lo aspetto assolutamente.
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## Finirà tutto in tragedia
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La situazione, ho paura, può solo peggiorare. Per quanto sono più che sicura che le mie parole e azioni non cambieranno per nulla l'avvenire, visto che credo in quello che dico e, incidentalmente, allo stesso tempo creo anche io contenuti e servizi per il Web, faccio quello che posso per creare le mie cose come vorrei io vederle ovunque. Quindi, per i siti non interattivi, seguendo la tecnica del miglioramento progressivo, mi assicuro prima che le cose di base funzionino senza scripting, gli script li uso il meno possibile e, se proprio devo, lo faccio per funzioni e caratteristiche opzionali, e mi impegno a tenere il codice (nei miei limiti) compatto e leggibile.
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Mi appello personalmente a te che stai leggendo.
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Se crei siti Web, considera di tenere in conto quello che ho detto, ti scongiuro.
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Se, invece, navighi soltanto, magari prova ad iniziare a bloccare JavaScript nel tuo browser (Chromium integra la cosa come permesso per i siti, di cui puoi mettere l'impostazione globale a Bloccato, su Firefox devi installare NoScript), così da tenere JS disattivato per i siti che non conosci, ed avere la possibilità di attivarlo temporaneamente o permanentemente per i domini che non funzionano oppure che già conosci e di cui ti fidi. Non solo navigherai in modo più sicuro e privato, ma con meno rallentamenti e caricamenti!
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=> https://en.wikipedia.org/wiki/Progressive_enhancement miglioramento progressivo
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=> https://addons.mozilla.org/firefox/addon/noscript NoScript
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# ☀️ Rasperino Solare (ed altri esperimenti andati a male)
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Qualche mese fa comprai un piccolo pannello solare monocristallino online, dalle dimensioni simili a quelle di un foglio A4, per la cifra di circa 20€ (su Amazon.it i venditori sono tutti ladri, su Aliexpress sarebbe costato un pochino in meno).
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[‡ Schermata di una foto inviata in chat. La foto mostra il pannello nella sua scatola di cartone. La didascalia recita "❗️ L'ENEL la odia! ⚠️ Scopri come la Dea dello Spacc ha iniziato il lento ma proficuo percorso per l'indipendenza energetica! ➡️ @spacccraft".] >>
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=> https://www.amazon.it/Lixada-Pannello-Monocristallino-Caricabatterie-Cellulare/dp/B071Z1LGFV pannello solare monocristallino
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=> https://t.me/SpaccCraft/975 >>
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## Dubbi elettrici
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Il pannellino dichiarava, nel titolo dell'inserzione, una potenza di output massima di 7.8W.
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Ha come porta di uscita una USB, chiaramente massimo 5V. Sempre nei dettagli dell'inserzione, ma nelle specifiche tecniche, c'erano indicati 1A a 5V di output.. che sarebbero 5W.
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Considerando che il pannello viene dichiarato a 7.8W, e celle fotovoltaiche da 5V non esistono, ma da 6V si, si suppone che dovrebbe riuscire a dare in output un massimo teorico di 1.3A di corrente.
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La tensione di output però, abbiamo detto, non va sopra i 5V, quindi c'è di mezzo o una conversione (impossibile, considerando che il pannellino in sé è una lastra spessa meno di 1mm, e la parte sporgente con la porta USB sarà appena 15x10x5mm.. non c'è spazio), o un banale troncamento di tensione, dove l'energia in eccesso non si traduce in una maggiore corrente di output, ma solo in poco calore..
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E quindi abbiamo un output teorico massimo di 1.3A a 5V.. ossia 6.5W.
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### Consiglio di vita..
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Questo preambolo, apparentemente inutile, è per ricordare come delle cinesate a basso costo con zero documentazione (non ha neanche un manuale o delle scritte sul retro questo affare!) ci si possa fidare solo fino a un certo punto, oltre il cui per risolvere i dubbi del caso è necessario affidarsi all'uso di altre cinesate.
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Nel mio caso, un multimetro USB, da mettere tra l'output del pannello e l'input di un dispositivo capace di assorbire abbastanza corrente. Questo oggettino io non lo ho, e mi rendo conto che farei bene a comprarlo (tanto, costa poco), perché al momento non riesco ad avere alcuna certezza sulle prestazioni della magica lastra di silicio.
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## Prove sul campo
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Complici sia la necessità di testare le piene possibilità del pannellino, che la voglia di mettere a frutto lo stesso per alleggerire dello 0.001% la bolletta elettrica dei miei genitori (e soddisfare una minuscola parte del mio individuale fabbisogno elettrico con energia totalmente pulita), ho quindi iniziato a fare semplici test pratici, sul campo (il balcone di casa mia).
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### La primissima prova
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A dire il vero, il primissimo test l'ho fatto fuori casa, il giorno subito successivo a quello di avvenuta consegna del prodotto perché, per motivi non correlati, quel giorno ero appunto fuori. In quell'occasione, l'unica in giro fuori per ora, ho provato soltanto a ricaricare la batteria del mio smartphone (6000mAh).
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Ho fatto 3 prove diverse, le prime due di circa 15 minuti nelle poche ore prima di mezzogiorno, quando il cielo era pulito, con il pannello tenuto da me in mano per fargli prendere meglio il sole perpendicolarmente (ideale per un monocristallino).
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Ho prima provato a caricare il telefono da acceso, in stallo e con tutte le radio spente (ma non nello stato di deep sleep di Android), ma purtroppo non c'era verso, il telefono consumava talmente tanta energia da non riuscire a ricaricarsi, riusciva solo a scaricarsi lentamente. Non ricordo benissimo, perché non ho pensato di segnare i dati, ma mi pare che, sulla app che uso per vedere le statistiche di ricarica (AccA), venissero segnati solo sui 300mA in ingresso.
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Provando la stessa formula subito dopo, ma con il telefono spento, mi pare che in 15 minuti abbia caricato soltanto il 2% di batteria.. praticamente ci metterebbe 12.5 ore a caricare da 0 a 100% se l'andazzo è questo.
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L'ultimo test l'ho fatto verso le 14, quando il cielo si era purtroppo scurito. Ho appoggiato il pannellino su un piano e ho usato il telefono normalmente, ascoltando musica e credo usando app di messaggistica online. Come sospettavo, non si è ricaricato, ma almeno è stato quasi senza scaricarsi, il che è comunque buono considerate le condizioni atmosferiche.
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=> https://github.com/MatteCarra/AccA AccA
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[‡ Schermata di una foto inviata in chat. La foto mostra il pannello appoggiato sul tettuccio di un'auto parcheggiata, con un cavo collegato che scende giù. La didascalia recita "La nostra macchina è parcheggiata e io ci appoggio il pannello solare sopra".]
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### Guardiamo oltre..
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Vabbe, diciamo che la primissima prova, fuori col telefono, è stata un pochino fallimentare.
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Comunque, senza perdermi d'animo, già nei giorni successivi ho fatto altre prove, tutte dal balcone di casa mia, alcune di cui ora farò una carrellata grezza, perché fatte una volta e con pochi dati sotto mano.
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Il pannello sembra riuscire ad accendere il mio NodeMCU anche con pochissima luce, e su questo non avevo dubbi, un microcontrollore assorbe pochissima corrente, parliamo di decine di mA in media.
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Non ho provato alcun carico, ma non che ce ne possano essere di così grossi, il massimo a cui si arriva con il NodeMCU è di 250mA quando si accende il WiFi.
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In una giornata con nuvole moleste che vanno e vengono, un mio altro telefono (con batteria da 3100mAh) riesce a caricare, ma a fatica, soprattutto perché quando il telefono entra in carica o ne esce (e succede con queste condizioni di luce), lo schermo si riaccende e spreca energia.
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Da spento, è anche peggio, perché lo schermo si riaccende sempre a luminosità massima e per più tempo. Quest'ultimo dettaglio l'ho trovato buffo.. praticamente, a caricare il telefono da spento in questo modo, si fa peggio che a caricarlo da acceso.
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In una giornata più o meno OK, ma che resta una modesta giornata di fine inverno - inizio primavera, riuscivo, anche in questo caso non a caricare ma a far scaricare un po' più lentamente, la mia console Nintendo Switch di prima generazione (quella con il SoC meno efficiente), con Ubuntu acceso e del software a lavoro.
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Qualcosa su cui c'è poco da dire, ma che si tratta senza dubbio di una vittoria, è che almeno riesco a caricare i miei powerbank.
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Ne ho provati 3 dei miei 4, chiaramente quelli a capacità minore si caricano prima, ma comunque tutti senza rogne si riempiono bene. Uno che non so di quanto sia, la memoria mi direbbe 4000mAh, si ricarica completamente in poco più di una giornata di sole. Uno da 5000mAh, in forse una giornata e mezza.
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Caricando queste piccole batterie si riesce poi tranquillamente a caricare o alimentare dispositivi che non hanno abbastanza corrente se collegati direttamente al pannello, come i miei smartphone o.. un Rasperino.
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### Rasperino Solare?
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Finalmente siamo alla fine di tutto questo ambaradan, con i miei test su un Raspberry Pi 3B.
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L'idea mi è saltata in mente dopo che ho purtroppo lasciato il magico prodotto in disuso per un po', non sapendo cosa farci di utile. Voglio dire, l'ho comprato perché è sicuramente utile avere un cosino così in casi di emergenza, ma se nel frattempo riesco a metterlo a frutto è anche meglio.
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Ho ben pensato, come prima cosa, di configurare BOINC su Raspbian, un software di calcolo distribuito che si può usare per contribuire a progetti di ricerca scientifica, guadagnando nel frattempo pochi centesimi al mese (rip) in una specie di criptovaluta, il Gridcoin.
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Come ho già detto, il Raspino va alimentato dal powerbank, il pannello direttamente non gli da abbastanza corrente. Sembra che si accenda, ma in realtà pare vada in bootloop.
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Bene, non ci girerò attorno troppo: mentre (con lo stesso powerbank, quello di credo 4000mAh) per alcune applicazioni a basso carico, come Pwnagotchi, il Pi riesce a stare acceso per ore anche con uno schermo LCD retroilluminato collegato... la CPU al 100%, che svolge calcoli complessi, mangia tanta di quella corrente che la batteria si appiattisce in appena 1 ora.
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[‡ Schermata di un mio toot. La foto mostra il pannello appeso sul mio balcone con dei ganci, con un cavo che lo collega al Rasperino fissato al pannello stesso. Il testo recita "#RasperinoVitaEcologica Ho fissato il Pi al mio pannellino solare con gli elastici di stoffa delle mascherine usa e getta (prima di buttarle, stacco gli elastici, li lavo, e li conservo), e pare avere appena la corrente che gli serve per funzionare al pomeriggio. Oggi ho flashato la nuova SD con Raspbian, per ora scelgo di usare l'accrocco per eseguire #BOINC, strumento per il calcolo distribuito con cui si può donare potenza di calcolo a progetti scientifici. Domani si testa come va su BOINC".] >>
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=> https://gridcoin.us Gridcoin
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=> https://pwnagotchi.ai/ Pwnagotchi
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=> https://mastodon.uno/@octo/108211397314015161 >>
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Psssss.. se vuoi vedere altre foto del pannello (3) e in qualità un po' più decente, le ho messe su Pixelfed: pixelfed.uno/p/octo/426839557817260168!
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=> https://pixelfed.uno/p/octo/426839557817260168 pixelfed.uno/p/octo/426839557817260168
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## La realtà dei fatti
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A parte questa cosa, che anche se non mi fa guadagnare nel pratico sarebbe utile in quanto benefica per la ricerca scientifica, non avrei in mente utilizzi pratici per il Rasperino Pi 3 Solare. Magari un Pi Zero andrebbe meglio: apparentemente, altra gente in preda alla pazzia (ma meglio attrezzata), ha pensato di usare quello per minare Bitcoin, con un pannellino simile al mio (YouTube/CbpfNU7oaws).
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Per ora, il pannellino lo uso sporadicamente per caricare i miei powerbank, che scarico quando capita di usarli in giro per ricaricare il mio smartphone.
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Se c'è qualcosa che ho imparato da questa storia, è che dovrei comprare il maledetto multimetro USB.
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Avrei dovuto quasi 4 mesi fa, invece procrastino per non spendere dindini.
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=> https://invidious.snopyta.org/watch?v=CbpfNU7oaws YouTube/CbpfNU7oaws
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@ -1,59 +0,0 @@
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# Raccolta Siti Internet
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Una raccolta dedicata ad alcuni siti Internet carini (non solo web!), di varie tipologie, che trovo in giro o appartengono a persone che conosco.
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A parte la divisione in categorie, non c'e alcun ordine particolare.
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Le bandiere di nazione (emoji, forse non visibili su browser antichi) accanto ai nomi indicano le lingue primarie dei contenuti del sito.
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## Il mio..
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Se il mio sito ti piace, e ne hai anche tu uno con una pagina simile a questa lista dove vuoi consigliarlo, puoi linkarlo anche come bottone PNG!
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Seguono i codici HTML che puoi copiare e incollare.
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Link solo testo:
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✨ sitoctt ✨
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<a href="https://sitoctt.octt.eu.org" target="_blank" rel="noopener nofollow">✨ sitoctt ✨</a>
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Link con immagine:
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[‡ ✨ sitoctt ✨]
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<a href="https://sitoctt.octt.eu.org" target="_blank" rel="noopener nofollow"><img alt="✨ sitoctt ✨" src="https://octtspacc.gitlab.io/sitoctt-assets/Buttons/Sites/Sitoctt-1.png"></a>
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## Personali
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🇬🇧 Ledomsoft
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Sito resuscitato da archivi dell'autore di più di un decennio fa, programmato come si faceva ai tempi. Bello colorato con GIF e tutto, ma moderato, non senza ritegno.
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Clearweb: ledomsoft.com
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🇮🇹 Il covo di Thushi
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Sito ultraminimale, nessuna grafica (:'c), ma bello schema di (3) colori e bei contenuti.
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Onion web: m4vojazxsxvaxfoeklmq6na546fd5hjyo3zrgeq45cixdfm6kodkhdid.onion
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=> https://ledomsoft.com ledomsoft.com
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=> http://m4vojazxsxvaxfoeklmq6na546fd5hjyo3zrgeq45cixdfm6kodkhdid.onion m4vojazxsxvaxfoeklmq6na546fd5hjyo3zrgeq45cixdfm6kodkhdid.onion
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🇬🇧 🇮🇹 astral town
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[‡ serimemo]
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Sito colorato e accogliente, boh non c'è altro da dire.
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Clearweb: astral.town
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🇮🇹 Officina di Ribby
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Il tema di questo sito a me da davvero una sensazione di officina, non so in che altro modo spiegarlo! Pochi fronzoli ma ha un suo stile, e la divisione in categorie sempre visibile è stata di parziale ispirazione per ciò che ho sul mio sito ora.
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Clearweb: officinadiribby.altervista.org
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🇬🇧 Fra/Website
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Più che un sito, una demo JavaScript con una lista di link e cose così, ma è unica. Non dico altro, meglio vedere di persona!
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Clearweb: francescomasala.me
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=> https://astral.town astral.town
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=> https://officinadiribby.altervista.org officinadiribby.altervista.org
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=> https://francescomasala.me francescomasala.me
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@ -1,134 +0,0 @@
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# Ciao!! (UwU)
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Sei entrat a / o nel...
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# ✨ s i t o c t t ✨
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# ✨ s i t o c t t ✨
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# ✨ s i t o c t t ✨
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Esatto, il ✨ sitoctt ✨. Letteralmente il mio sito, perchè io sono octt e quindi sito + octt = ✨ sitoctt ✨.
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Se preferisci, puoi chiamarlo sitocto. O anche postoctt! È pur sempre un posto questo, il mio posto, anche se virtuale!
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Come puoi vedere dalla vuotezza generale del sito, tutto questo ambaradan è ancora pesantemente in costruzione.
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Gli aggiornamenti sono continui e avvengono senza preavviso, quindi dovresti rivisitare questo sito almeno qualche volta a settimana se ti interessano le novità sempre fresche.
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Ah, non so se hai notato, ma negli angoli in alto dello schermo ci sono dei tastini. Lo sto scrivendo perché ho paura non si capisca, che devo fare... Vabbe, se premi lì puoi accedere ai menu ad albero, rispettivamente delle pagine del sito a sinistra (📚), e delle sezioni della pagina a destra (📑). Quello di sinistra soprattutto è importante per navigare il sito.
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A tal proposito, per la migliore esperienza DEVI usare un browser con supporto almeno a CSS3. Chissà se usando un browser antico si rompe roba in giro, eh...
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Preferibilmente non usare Chromium, che ha degli strani memory leak su pagine con animazioni complesse, oltre ad andare a scatti. Firefox non ha questo problema, ma usa molto di più la CPU. Ephiphany usa anche meno RAM di Firefox, ma al costo del doppio della CPU..
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Direi che la scelta non è tra il migliore ma tra il meno peggio..
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Codici JavaScript, al momento in cui sto scrivendo questa pagina, non ne uso neanche uno, perché non voglio costringere chi (per validi motivi di sicurezza e non solo) non vuole attivare JavaScript ad avere un'esperienza degradata. A proposito della questione spinosa, ho scritto anche un articolo: 📄 I documenti non devono diventare applicazioni.
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=> Posts/2022-06-14-I-Documenti-Non-Devono-Diventare-Applicazioni.html
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Di seguito, metto la mia classifica dei possibili modi per visualizzare questo sito, dal migliore al peggiore. Per standardizzazione, tutti presuppongono supporto completo ai colori.
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• Browser, con supporto completo a CSS3 (Perfetto!) • Stampa su carta olografica, GIF e CSS3 completamente renderizzati nel possibile (Richiede muovere il foglio a mano ma ottimo!) • Browser, con supporto incompleto a CSS3 (Meh, OK..) • Stampa su carta normale, animazioni CSS3 e GIF non renderizzate (Buuu, mancano le animazioni..) • Browser / Stampa su carta normale, zero supporto CSS (Ma che è sto schifo?!?!)
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## Ma di che si tratta?
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Su questo spazio web metterò di tutto. Spero.
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Per ora, sicuramente metto articoli che per un blog normale (come quello che al momento ho su noblogo) sono troppo corti o poco caratterizzati, ma voglio mettere anche tante raccolte sulle cose che mi piacciono, in forma sia testuale che di media. Una specie di galleria sulle cose che per me valgono.
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Oltre che degli effettivi contenuti, però, voglio che il sito sia galleria di sé stesso. Voglio creare qualcosa che abbia un suo carattere unico, come i siti web amatoriali degli anni 1995-2005, dove ogni luogo di Internet aveva sempre un'atmosfera diversa da tutto ciò visitato un attimo prima.
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L'ascesa dei social come li abbiamo oggi ha purtroppo rovinato il web sotto questo punto di vista, portando alla standardizzazione completa e alla morte della creatività espressa con la forma.
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Voglio che questo mio spazio web sia diverso da tutti gli altri, caratterizzati da testo monocromatico e temi riciclati, perché è un peccato avere strumenti potentissimi e non sfruttarli davvero.
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Per questo, cercherò di inventarmi di continuo modi di abbellire le pagina con il CSS, non solo con layouting o effetti del testo fissi, ma soprattutto con le animazioni.
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Al resto della forma, come l'ordine ad albero delle pagine nel sito o dei paragrafi nelle pagine, non penserò molto, altrimenti mi distraggo dal creare contenuti e la voglia mi passa.
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Ricapitolando, le mie intenzioni attuali sono queste, poi non lo so cosa ci finirà qui sopra col tempo per davvero..
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## Disponibilità del sito
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Al momento, questo sito è disponibile per la navigazione a 2 indirizzi diversi (i contenuti sono identici).
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* Sul Web, sui server di GitLab : octtspacc.gitlab.io/sitoctt sitoctt.octt.eu.org (Nuovo dominio!).
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* Sulla rete Tor, sui server di Replit: onmfrk2acl4xdeawfjg3nfepq7gcufolctmhiwwxpcknazus5bxzxhqd.onion sitoctt2fxjvx3lc2iqqef2aeulflprjaasv2xl4zi7sxxbmvjy5b5yd.onion (Nuovo dominio!). Alla fine non è più ospitato in casa mia, ma forse è meglio così, è un carico in meno per il povero serverino di fortuna che ho (al momento, una console Nintendo Switch con Ubuntu).. speriamo solo non vada offline, è un problema con Replit non immediato da arginare.
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Tralaltro, il nome è di recente cambiato in sitoctt da postoctt, perché il vecchio nome mi dava l'impressione di qualche servizio postale...
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Dovrei pensare anche a qualche altro mirror in cloud da diversi provider (ovviamente gratuiti), se voglio che il sitocto sopravviva ad octt stessa me medesima e superi la prova del tempo... Ma per ora il sito è vuoto, dovrei un po' riempirlo prima di pensare a sta roba.
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=> https://octtspacc.gitlab.io/sitoctt octtspacc.gitlab.io/sitoctt
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=> https://sitoctt.octt.eu.org sitoctt.octt.eu.org
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=> http://onmfrk2acl4xdeawfjg3nfepq7gcufolctmhiwwxpcknazus5bxzxhqd.onion onmfrk2acl4xdeawfjg3nfepq7gcufolctmhiwwxpcknazus5bxzxhqd.onion
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=> http://sitoctt2fxjvx3lc2iqqef2aeulflprjaasv2xl4zi7sxxbmvjy5b5yd.onion sitoctt2fxjvx3lc2iqqef2aeulflprjaasv2xl4zi7sxxbmvjy5b5yd.onion
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### Feed e notifiche
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Da ora il sitocto (il blogocto, nello specifico) ha dei feed integrati, che vengono automaticamente aggiornati quando pubblico un nuovo articolo!
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Feed Atom (moderno, consigliato, contiene post completi): feed/atom.xml
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Feed RSS (obsoleto, disponibile per compatibilità): feed/rss.xml
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Ti serve un aggregatore di feed compatibile per usarli.
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Su PC desktop consiglio Thunderbird o SeaMonkey Mail.
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Su Android consiglio Feeder o Simple Rss.
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Consiglio: se usi Friendica, puoi copiare il link al feed e incollarlo nella barra di ricerca, per poterlo seguire come se fosse un profilo!
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=> ./feed/atom.xml feed/atom.xml
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=> ./feed/rss.xml feed/rss.xml
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=> https://thunderbird.net Thunderbird
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=> https://www.seamonkey-project.org SeaMonkey Mail
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=> https://f-droid.org/packages/com.nononsenseapps.feeder Feeder
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=> https://f-droid.org/packages/com.poloure.simplerss Simple Rss
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In alternativa, se usi una qualunque piattaforma del Fediverso ActivityPub (Mastodon, Pleroma, Misskey, ...), puoi semplicemente seguire il mio profilo Friendica. Pubblico anche altre cose ogni tanto, ma ho soprattutto la pubblicazione automatica dei link ai miei articoli, quando ne creo di nuovi.
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Vai a Chi-Sono#-I-miei-contatti per scoprire di più.
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=> ./Chi-Sono.html#-I-miei-contatti Chi-Sono#-I-miei-contatti
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## Sorgenti e licenze
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### Licenze dei contenuti
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Tutto il contenuto presente su questo sito che ho creato io (i miei testi, media originali, e maggior parte del codice sorgente) è rilasciato sotto licenza CC BY-SA 4.0, una licenza libera che promuove la condivisione, e non intacca i legittimi diritti alla cultura e la collaborazione dell'umanità in generale.
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Sono presenti, però, anche contenuti non miei.
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In ogni caso, se qualcosa viene dalla mia mano, non avrà nessuna indicazione di crediti vicino.
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Per la roba presa in prestito, invece, verrà sempre indicata la fonte da cui ho prelevato e la licenza, che sia questa di dominio pubblico, Creative Commons, o non specificata.
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Occhio, che i crediti per le cosine HTML e CSS spesso li lascio soltanto nei sorgenti della pagina.. Quindi, in caso, controllate lì per questo genere di crediti. Per cose come immagini o testi, invece, eventuali crediti sono parte visibile della pagina, vicini all'oggetto preso in prestito.
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Comunque, ho pensato di creare una sezione della pagina qui sotto, dedicata a crediti speciali (che compilo quando mi ricordo).
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=> https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/deed.it CC BY-SA 4.0
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### Codice sorgente
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Parlando dei sorgenti del sito, quelli HTML dell'effettiva pagina caricata dal browser potrebbero essere difficili da leggere. Questo è perché in realtà non scrivo direttamente l'HTML completo per comporre le pagine.
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Non solo sarebbe un casino replicare le mie varie barre e sezioni di navigazione su tutte le pagine, e se devo fare modifiche a queste poi è un inferno replicare la cosa ovunque, ma la sintassi HTML è sporca e faticosa da scrivere.
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Proprio per questi motivi, ho creato un mio generatore di siti statici (anche quello, come questo sito stesso, incompleto ma aggiornato di tanto in tanto quando mi serve), che preprocessa il mio codice sorgente per includere le mie barre in tutte le pagine, generare le sezioni della pagina (che appaiono nel menu a destra), generare la lista di pagine del sito (del menu a sinistra), e altre cosette. Passaggio importante, eventuali file Markdown o Pug vengono tradotti in HTML per essere comprensibili da normali browser, ed ecco qua.
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Ah, si, sto dicendo " altre cosette " perché si tratta di roba che al momento della scrittura di questo capitolo della pagina è assente o incompleta, e scrivendo come scrivo mi paro le chiappette e non devo fare future modifiche.
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H e h .
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Per terminare, trovate tutti i miei sorgenti sulle rispettive repo Git.
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Quelli del mio sito (divisi in repo multiple), alle condizioni descritte sopra: gitlab.com/octtspacc/sitoctt; sitoctt-assets.
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Quelli del mio generatore, anche questo rilasciato sotto una licenza libera, la AGPL: gitlab.com/octtspacc/staticoso.
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=> https://gitlab.com/octtspacc/sitoctt gitlab.com/octtspacc/sitoctt
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=> https://gitlab.com/octtspacc/sitoctt-assets sitoctt-assets
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=> https://gitlab.com/octtspacc/staticoso gitlab.com/octtspacc/staticoso
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### Crediti speciali
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Espandi la lista di crediti e ringraziamenti speciali a chi ho preso materiale in prestito
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Titolo animato ad onda: Waaaves di jh3y
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Famiglia caratteri: Space Mono di Colophon Foundry
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Pacchetto emoji: Twemoji di Twitter, via Twemoji-Amazing di SebastianAigner
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=> https://codepen.io/jh3y/pen/WNrXqYz Waaaves di jh3y
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=> https://fonts.google.com/specimen/Space+Mono Space Mono di Colophon Foundry
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=> https://twemoji.twitter.com Twemoji di Twitter
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=> https://github.com/SebastianAigner/twemoji-amazing Twemoji-Amazing di SebastianAigner
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Alcuni bottoni 88x31: 88x31 GIF Collection di cyber.dabamos.de
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=> https://cyber.dabamos.de/88x31 88x31 GIF Collection di cyber.dabamos.de
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