<h1><spanclass="twa twa-☣️"><span>☣️</span></span> Le brutture irrisolvibili della dock di Nintendo Switch (<i>Parte I</i>)</h1>
<p><small><em><strong>Nota</strong>: questo articolo <strong>avrebbe dovuto</strong> si in primo luogo illustrare i problemi della dock di Switch, ma poi continuare e terminare con lo <strong>sviluppo totale della mia soluzione</strong> alternativa. La prima parte è venuta <strong>bella lunga</strong>, però, e ho paura che possa <strong>eclissare</strong> quella veramente importante, quella della mia soluzione <strong>pericolosamente originale</strong>. Quindi, <strong>in questo</strong> articolo parlo solo delle <strong>mie rogne</strong>; quello che uscirà in <strong>seguito sarà</strong> dedicato al mio <strong>fai-da-te</strong>.</em></small></p>
<p>Chi è, come me, tra gli <strong>sfortunati possessori</strong> di una console <strong>Nintendo Switch</strong>, probabilmente sa bene quanto la <strong>dock ufficiale</strong> sia non solo <strong>scomoda</strong>, ma quasi uno scherzo in essenza, qualcosa che quasi <strong>non doveva esistere</strong>!</p>
<h2>Ecco di cosa parliamo</h2>
<p>La <strong>dock</strong>, per coloro che sono stati beati ignoranti fino ad ora, è semplicemente una <strong>basetta proprietaria</strong> che fornisce alcune <strong>espansioni</strong> alla console, tra cui una sola con un minimo di rilievo: l'<strong>output video</strong>.</p>
<p>Per evitare di creare confusione, o di attribuire colpe dove queste possono non essere dovute, mi chiarisco: tutto <strong>questo articolo</strong> ruota attorno alla <strong>prima edizione della dock</strong>. Nintendo ne ha infatti creato una versione migliorata quando, nel 2021, ha rilasciato la revisione OLED della console. Io possiedo <strong>solo il primo modello</strong> (in quanto ho solo la prima edizione di Switch), quindi la mia esperienza si limita a quello. Vabbè che, anche se pare che <strong>alcuni problemi</strong> minori siano stati <strong>risolti</strong>, nel complesso la dock <strong>rimane sempre sub-ottimale</strong>.</p>
<p><imgsrc="[staticoso:CustomPath:Assets]/Media/Switch-Dock/Dock-Binned.webp"alt="La mia dock appoggiata in un cestino della spazzatura... smontata, perché ho già realizzato l'oggetto del prossimo post."><small><em>Ecco qui il posto in cui la dock dovrebbe stare: nel cestino.</em></small></p>
<h2>Per cosa iniziò la fine</h2>
<p>È stato sin dal proverbiale <strong><em>day-one</em></strong>, quel giorno del <strong>2017</strong> in cui Nintendo ha rilasciato questa <strong>ennesima console</strong> sul mercato, che tra le diverse <strong>critiche</strong> sollevatesi attorno ad essa, molte hanno riguardato proprio anche il suo <strong>rapporto con la dock</strong>.</p>
<h3>L'output video fatto brutto</h3>
<p>Il <strong>fastidio</strong> più grosso, a mio parere, è dovuto al fatto che la <strong>maledetta</strong> dock è l'<strong>unico modo per avere output video</strong> dalla console ad un display esterno. Comprendiamo tutti il non voler mettere una porta HDMI sul tablet, ossia la console vera e propria, ma <strong>perché per forza</strong> richiedere la dock?</p>
<p>Già da <strong>3 anni prima</strong> dell'uscita sul mercato dello Switch, ossia dal <strong>2014</strong>, è stato diffuso lo <strong>standard</strong> "<em><ahref="https://en.wikipedia.org/wiki/DisplayPort#USB-C"rel="noopener nofollow"target="_blank">DisplayPort Alternate Mode on USB Type-C Connector</a></em>", quello oggi <strong>implementato in tutti quei PC</strong> portatili che non includono una porta HDMI, e che permette per l'appunto di trasportare, su un <strong>unico connettore</strong>: energia sufficiente alla ricarica, <strong>dati video, e dati di ogni tipo</strong> (USB).<br>
Nel caso poi si volessero avere porte USB extra, o direttamente una porta HDMI (per collegarsi a monitor non-DisplayPort), sul mercato ci sono <strong>hub per meno di qualche decina di euro</strong> che fanno proprio a questo caso.<br>
Ovviamente, avendo Nintendo voluto implementare la sua <strong>soluzione proprietaria discutibile</strong>, il <strong>collegare Switch direttamente</strong> ad un monitor dotato di porta USB-C, o a uno di questi adattatori, non risulterà in <strong>alcun segnale video</strong> venir trasmesso.</p>
<p>Nintendo ha poi ben <em>depensato</em> di non includere funzioni di <strong>trasmissione video senza fili</strong>, nemmeno come opzione secondaria, seppur programmi <em>homebrew</em> come <ahref="https://github.com/exelix11/SysDVR"rel="noopener nofollow"target="_blank">SysDVR</a> dimostrano che l'<strong>hardware è perfettamente capace</strong> di una trasmissione video in WLAN.<br>
Per dirne un'altra, lo standard <ahref="https://en.wikipedia.org/wiki/Miracast"rel="noopener nofollow"target="_blank">Miracast</a> esiste dal <strong>2012</strong>, quindi c'era tutto il tempo di implementarlo nella console, <strong>se solo la casa madre avesse voluto</strong>. A dire il vero, trattandosi di qualcosa di <strong>implementabile via software</strong> (l'unico requisito hardware è il <strong>Wi-Fi</strong>), Nintendo non ha <strong>mai avuto un termine massimo</strong> per includere una funzione del genere, eppure nessun aggiornamento del firmware rilasciato in questi <strong>6 anni</strong> ha ancora tappato questa <strong>lacuna</strong> (o varie altre); qualcosa che non fa altro che confermare la <strong>svogliatezza dell'azienda</strong>.</p>
<p>Nonostante questa <strong>fissazione di Nintendo</strong> con il <strong>non implementare standard</strong> diffusi — o, ancora peggio, con il farlo in <strong>maniera scorretta</strong>, reinterpretandoli e <strong>rompendoli</strong> (non m'azzardo ad aprire bocca sulle questioni di Switch che esulano dalla basetta...) — quantomeno <strong>la dock è inclusa nella confezione</strong> della console, e non va acquistata separatamente... qualcosa che non so se vedere come <strong>bene o male</strong>, considerando che, costando <strong>ben 80 euro</strong> se acquistata separatamente, immagino che la sua inclusione nella scatola del tablet <strong>impatti pesantemente</strong> quello che sarebbe altrimenti il <strong>costo della console</strong> da sola.</p>
<p>Se anche è vero, però, che i critici arrivano anche dove qualcuno offre un prodotto perfetto, <strong>questo <em>plasticume</em></strong> d'accessorio <strong>merita</strong> tutta la sua <strong>cattiva fama</strong>. Voglio dire: tutti <strong>noi videogiocatori</strong> ci saremmo aspettati qualcosa di <strong>un attimo migliore</strong>, con quella <strong>taglia di 80€</strong>, e perciò va detto che <strong>gli aspetti negativi</strong> di questo soprammobile pesano onestamente molto di <strong>più dei lati positivi</strong>.</p>
<p>Trovo innanzitutto un minimo <strong>ridicolo</strong> — <strong>seppur</strong> realisticamente <strong>insignificante</strong>, considerando cosa offrivano nel 2017 le console della concorrenza e in generale gli altri dispositivi elettronici — che la dock fornisca <strong>solamente una porta</strong> di output audio-video <strong>digitale</strong> (HDMI), e <strong>nessuna analogica</strong>.<br>
Ripeto, non è un pretesto intelligente per andare da Nintendo con in mano dei forconi, ma è quantomeno <strong>deludente</strong>, considerando che <strong>la console casalinga precedente</strong> della grande N, la bistrattata <strong>Wii U</strong>, aveva entrambe le uscite.</p>
<p>Una <strong>mancanza di input/output</strong> ritenuta un problema da ben più di 4 gatti, però, riguarda la <strong>porta Ethernet</strong>. In ambiti specifici il Wi-Fi non ha mai davvero soppiantato le connessioni di rete cablate, e il <strong>gaming</strong> è uno di questi.<br>
Su Switch poi, con i <strong>driver Wi-Fi</strong> di Horizon OS (il sistema operativo di Nintendo), che dire <strong>schifosi</strong> è fargli un complimento, e con il <strong>mancato supporto</strong> ai driver <strong>tethering USB</strong> (quelli che permettono di usare, per esempio, uno smartphone Android come router cablato), l'<strong>unico modo</strong> per avere un collegamento <strong>Internet di qualità</strong> è comprare un <strong>adattatore Ethernet-USB</strong> (almeno questo, per fortuna, può essere generico).</p>
<p>Eppure, in questo caso, la <strong>mancanza di spazio non è una scusa</strong> digeribile per non aver incluso porte a volontà... la dock al suo <strong>interno</strong> è <strong>perlopiù spazio vuoto</strong>, che componenti elettroniche, e penso sarebbe stato possibile fare di più (la dock OLED, infatti, presenta almeno la porta Ethernet).<br>
A proposito: di per sé, la <strong>tanta plastica ABS</strong> non sarebbe un problema — anzi, dà una <strong>buona solidità</strong> e un <strong>peso di rispetto al prodotto</strong>, che altrimenti potrebbe tendere a volar via giù da tavoli e scrivanie con poco, e sarebbe forse un po' fragile. </p>
<p>Per via di ciò, però, la dock <strong>non è affatto semplice da trasportare</strong>, principalmente perché <strong>troppo grossa</strong>.<br>
Il <strong>peso</strong>, detto francamente, <strong>non è un problema</strong> in tal riguardo: la console da sola con i <em>Joy-Con</em> (i controller laterali) equipaggiati pesa già più della dock da sola... tutto quel litio in una tavoletta di plastica, fidatevi, <em>pare piombo</em>.<br>
Le <strong>dimensioni</strong>, però, se apparentemente contenute (almeno, rispetto ad un'intera console solo-fissa) sono <strong>problematiche</strong> se <strong>si vuole portare la dock</strong> in una borsa o uno zaino assieme alla console. Tutte <strong>le custodie</strong> trasportabili, ovviamente, <strong>non possono riservare</strong> uno spazio per la basetta, a meno di essere grosse quanto delle ventiquattrore.</p>
<p>Fermandoci un attimo con le parole al vento, e <strong>parlando di numeri</strong>, siamo a 238x98x13 millimetri per la console (Joy-Con inclusi), e 172x102x50 mm per la dock: insomma, quest'ultima è <strong>spessa quasi 4 volte il tablettino</strong>, il che è un <strong>problema</strong>.<br>
La mia custodia generica a valigetta (una di quelle quasi-imbottite, con spazio per gli accessori) è, da chiusa, 249x126x52 millimetri: se dovesse includere anche lo spazio per la dock sarebbe un borsone!</p>
<p>Ed è esattamente così, osservando attentamente <strong>dettagli sempre più minuti</strong> al fine di produrre <strong>affinate deduzioni</strong>, che ci ricordiamo qualcosa — almeno, io e tutti coloro che imparano fai-da-te e programmazione dal mio blog (sbagliando grosso?): <strong>la <ahref="https://en.wikipedia.org/wiki/Overengineering"rel="noopener nofollow"target="_blank">sovra-ingegnerizzazione</a> è un pericolo</strong> sempre dietro l'angolo, quando si tenta di fare qualcosa di particolare.</p>
<p>Una delle <strong>sviste di progettazione</strong> uscita subito fuori con il design della basetta, e che non sarebbe stato affatto presente se solo Nintendo avesse optato per un design più essenziale, è che <strong>lo spazio in cui il tablet</strong> di Switch si inserisce e riposa è un po' troppo stretto. Le due facce di plastica non sono così vicine da far percepire qualcosa di strano all'inserire o al disinserire della console, eppure abbastanza vicine da <strong>creare graffi sul fronte</strong> della console.<br>
A onor del vero, nessun graffio può accumularsi nell'area propriamente del display, ma realisticamente solo <strong>ai suoi margini</strong> (e sui <strong>pixel più estremi</strong> del display, ed ecco da cosa viene la rabbia collettiva), dato che è solo in corrispondenza di quella zona che la dock presenta 2 <strong>sporgenze</strong> simmetriche, che fanno da guide per l'inserimento.</p>
<p>Ovviamente, il pannello frontale <strong>si graffia</strong> soltanto perché <strong>è di plastica</strong>: se fosse stato di vetro, non sarebbero successi incidenti. Considerando però l'ampiezza del target di mercato a cui la console si rivolge, e il resto delle sue caratteristiche tecniche, un display di <strong>vetro sarebbe stato</strong> in effetti <strong>inadeguato</strong>. Tanto, chiunque ci tenga può, come feci io, comprare una <strong>pellicola di vetro</strong> a pochi euro, e in un attimo applicarla.</p>
<h3>Flusso dell'aria ridotto</h3>
<p>Parecchi giochi che girano su Switch, nel tentare di mantenere un <strong>regime prestazionale</strong> accettabile durante la sessione di gameplay, lavorano <strong>a scapito delle temperature</strong>, che <strong>si alzano di parecchio</strong> (specialmente sulla primissima revisione della console, che monta un chip più energivoro.<supid="fnref1"><aclass="footnote-ref"href="#fn1">1</a></sup>). Da qui deriva la necessità per la console di avere un <strong>sistema di raffreddamento attivo</strong>, che aspira aria da una piccola griglia sul retro, per poi risputarla (calda) nella parte alta.</p>
<p>Non che io abbia tanta esperienza nella fisica dei fluidi, però mi pare, dal <strong>semplice uso</strong> della console, che <strong>in dock le ventole</strong> tendano in media a <strong>girare</strong> sempre con <strong>più forza</strong> rispetto alla modalità portatile, anche a parità di risoluzione video (720p) e, a regola, di frequenze di CPU e GPU.<br>
In effetti, per come il tablet riposa nella sua base, metà della <strong>griglia</strong> posteriore affaccia sul vano cavi della dock, mentre l'altra metà è direttamente <strong>ostruita</strong> (vicinissima ad una parete di plastica). Questa prima metà, oltre a poter essere, eventualmente, parzialmente ostruita dai cavi di alimentazione e video, riceve aria solo dai due <strong>piccoli spazi</strong> aperti (a sinistra e in alto) sul retro della dock; e a me, <strong>quest'aria, pare pochina</strong>.</p>
<p><imgsrc="[staticoso:CustomPath:Assets]/Media/Switch-Dock/Diagramma-Flusso-Aria-Dock.webp"alt="Modello disegnato a mano su carta, con pennarelli colorati."> Ecco un modello grafico dei <strong>buchi, flussi d'aria, e possibili cavi</strong>. Bruttina la situazione della piccola <strong>griglia posteriore</strong> (in blu, e fuori scala per eccesso, ora che ci faccio caso)! <small>(Non fate caso al fatto che ho invertito la porta USB-C con quella HDMI...)</small></p>
<p>Infine, è un po' stressante la <strong>mancanza di</strong> una modalità di <strong>posizionamento in orizzontale per la base</strong>, che sarebbe particolarmente <strong>utile quando lo spazio è ristretto</strong> e i cavi devono essere corti — come in postazioni di gioco <strong>vicino alla TV</strong> (situazione comune in certe case proprio giapponesi, tra l'altro), o anche <strong>postazioni su scrivania</strong> (il mio caso).<br>
Se girata sul lato lungo, in realtà, la base ci rimane, e la console rimane connessa; ma <strong>basta tirare</strong> un po' qualcosa <strong>per farla scendere</strong> fuori, e quindi scollegare.<br>
Per la cronaca, sia Wii che Wii U, oltre che le <strong>console della concorrenza</strong> (le presenti, e diverse passate), sono state pensate per poter <strong>riposare in entrambi</strong> gli orientamenti.</p>
<p>Sarebbe stato comodo avere questa opzione, anche se forse <strong>non è la fine</strong> del mondo, rispetto alle altre rogne: anche perché basta aggiungere un <strong>supporto triangolare auto-fabbricato</strong> (o comprato da venditori che si occupano di <em>artigianato della plastica</em>) per avere una situazione più decente, in cui la console resta <strong>un po' inclinata</strong> rispetto al piano di appoggio della base (e non quasi parallela).</p>
<p><ahref="https://www.etsy.com/uk/listing/877452299/nintendo-switch-dock-horizontal-base"><imgsrc="[staticoso:CustomPath:Assets]/Media/Switch-Dock/Switch-H-Dock-etsy.com-listing-877452299.webp"alt="Un supporto aggiuntivo pensato per il posizionamento in orizzontale della dock."></a><small><em>Foto da <ahref="https://www.etsy.com/uk/listing/877452299/nintendo-switch-dock-horizontal-base"rel="noopener nofollow"target="_blank">DVAMakerStudios, Etsy</a>.</em></small></p>
<h2>Che cosa fare</h2>
<p>Che cosa si può fare allora se questo <em>plasticone</em> è causa di tutti questi <strong>pesanti morbi</strong>? Lo abbiamo detto sopra: usare un <strong>hub USB generico</strong>, come su tutti i dispositivi normali, qui <strong>non è possibile</strong>.</p>
<h3>Dock che <em>il prozio al mercato comprò</em>...</h3>
<p>Principalmente solo sul Web, si trovano in vendita <strong>dock per Switch di terze parti</strong>, di tutte le forme. Purtroppo, a seguito delle <strong>segnalazioni negative</strong> fatte da tantissimi utenti dopo un tempo d'uso variabile, non le reputo <strong>per nulla affidabili</strong> (anche se certamente qualcuna tra le centinaia lo sarà, ma chissà quali!).<br>
A causa del <strong>bizzarro protocollo</strong> secondo cui è gestita l'<strong>energia</strong> tra Nintendo Switch e i suoi accessori ufficiali, <ahref="https://www.tomsguide.com/news/nintendo-switch-brick-docks"rel="noopener nofollow"target="_blank">pare che la console possa rompersi con accessori di terze parti</a> che forniscono (anche) ricarica. Il che è bizzarro, come dire, perché virtualmente <strong>qualunque altro dispositivo</strong> sul mercato con una porta USB di ricarica <strong>non si rompe</strong>, se non con procedure poco ortodosse e volute, che vanno al di là dell'usare un caricatore della concorrenza.</p>
<p>Su Amazon in particolare si trovano però anche altre tipologie, <strong>oltre ai cloni</strong> rifatti da zero della dock:</p>
<li>Quelle compatte che <strong>contengono</strong> — o almeno, così dicono loro, ma pare sia così guardando le foto (la disposizione delle porte e le dimensioni della scheda, ad occhio, combaciano) — <strong>la scheda ufficiale</strong> contenuta nella base prodotta da Nintendo (come <ahref="https://web.archive.org/web/20230630114837/https://www.amazon.it/Docking-station-portatile-sostituzione-ufficiale/dp/B0C49WC9BQ"rel="noopener nofollow"target="_blank">questa per €24,99</a>).</li>
<li>La stessa cosa appena presentata, stesso design, stesse dimensioni, ma <strong>senza alcuna scheda</strong> integrata (come <ahref="https://web.archive.org/web/20230630135554/https://www.amazon.it/eXtremeRate-AiryDocky-Nintendo-Portatile-OLED-Trasparente/dp/B0BW3YX946"rel="noopener nofollow"target="_blank">questa per €19,99</a>): sono <strong>kit fai-da-te</strong>, l'idea è di <strong>prelevare la scheda</strong> dalla dock che già si possiede e montarla in questa <strong>nuova scocca</strong>.</li>
</ul>
<h4>...<em>e fu così che i suoi soldi bruciò</em>.</h4>
<p>Qualunque opzione si scelga, pare però che si arrivi a pagare <strong>almeno 20 euro sonanti</strong> soltanto <strong>per della plasticaccia</strong>, viti, molle, e qualche <strong>altra scemenza</strong>. Anche questo, come prezzo, è semplicemente a dir poco eccessivo; è troppo, punto. <strong>Tutto sovrapprezzo</strong>, e scommetto che se uno dei casalinghi cinesi che ci sono da me vendesse almeno un kit DIY, difficilmente costerebbe più di 10 euro.</p>
<h3>Una sola opzione</h3>
<p>Alla fine di tutto, allora, <strong>solo un'opzione mi resta</strong>: plastica, cartone, colla, scotch, spille, ed elastici. Anche stavolta <strong>è il momento del fai-da-te pezzotto</strong>, quello a <strong>costo totalmente zero</strong><ahref="https://sitoctt.octt.eu.org/Categories/DIY.html"rel="noopener nofollow"target="_blank">che a me piace tanto</a>.<br>
C'è fin troppo di cui parlare a proposito, come al solito, quindi tutto ciò sarà per il prossimo articolo! <small>Spero di non aver tediato nessuno fino alla morte oggi, altrimenti chi mai potrà leggere la seconda parte...</small></p>
<p>Una <strong>revisione hardware silenziosa</strong> ha introdotto una versione riprogettata del SoC <em>NVIDIA Tegra X1</em>, con un processo produttivo più compatto, che funziona in modo quasi identico all'originale, ma <strong>richiede meno energia</strong>, quindi ne disperde meno, e quindi <strong>scalda di meno</strong>: <ahref="https://wiki.wiidatabase.de/wiki/Mariko"rel="noopener nofollow"target="_blank">https://wiki.wiidatabase.de/wiki/Mariko</a>. <ahref="#fnref1">↩</a></p>