Quindi dal dispositivo principale, creare la cartella che dovrà essere condivisa con quelli secondari:
![syncting](asset/nextcloud/sync2.png)
È possibile scegliere se monitorare i cambiamenti e quindi avere una sorta di versioning sui file. Il dispositivo principale può inviare solamente, ricevere o
entrambi i dispositivi possono ricevere/inviare. Da scegliere a seconda dei casi
![syncting](asset/nextcloud/sync3.png)
Aggiungere il dispositivo remoto tramite il suo ID:
![syncting](asset/nextcloud/sync4.png)
![syncting](asset/nextcloud/sync5.png)
Dare quindi un nome identificativo al device:
![syncting](asset/nextcloud/sync6.png)
Ripetere la procedura, affinché tutti i dispositivi siano connessi:
![syncting](asset/nextcloud/sync11.png)
Verificare che la cartella e i file ivi contenuti siano effettivamente sincronizzati:
![syncting](asset/nextcloud/sync12.png)
![syncting](asset/nextcloud/sync13.png)
Per una maggior sicurezza, la cartella può essere sincronizzata anche con NextCloud.