beopen-code/indipendenza_cyberspazio.html

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<title>BeOpen - #Indipendenza del Cyberspazio</title>
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EFF. La Dichiarazione sostiene la negazione della proprietà di Internet">
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<meta property="og:description" content="La Dichiarazione è stata redatta l'8 febbraio 1996 da John P.Barlow, uno dei fondatori della EFF. La Dichiarazione sostiene la negazione della proprietà di Internet">
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<h2>#BeOpen</h2>
<p>Respect your Freedom</p>
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<h1 class="open_title">#Indipendenza del Cyberspazio</h1>
<div class="article">
<h2 class="subtitle">##John Perry Barlow</h2>
<div class="piccihud">
<p>
<img src="./Icon/user.svg" alt="">PicciHud
<img src="./Icon/calendar.svg" alt="">22-04-2022
</p>
</div>
<p> <em>Governi del Mondo, stanchi giganti di carne e di acciaio, io vengo dal Cyberspazio, la nuova dimora
della
Mente. A nome del futuro, chiedo a voi, esseri del passato, di lasciarci soli. Non siete graditi
fra di noi. Non avete alcuna sovranità sui luoghi dove ci incontriamo.</em></p>
<p>Noi non abbiamo alcun governo eletto, è anche probabile che non ne avremo alcuno, così mi rivolgo a voi
con
una autorità non più grande di quella con cui la libertà stessa, di solito, parla. Io dichiaro che lo
spazio
sociale globale che stiamo costruendo è per sua natura indipendente dalla tirannia che voi volete
imporci.
Non avete alcun diritto morale di governarci e non siete in possesso di alcun metodo di costrizione che
noi
ragionevolmente possiamo temere.</p>
<p>I Governi ottengono il loro potere dal consenso dei loro sudditi. Non ci avete chiesto né avete ricevuto
il
nostro. Noi non vi abbiamo invitati. Voi non ci conoscete e non conoscete neppure il nostro mondo. Il
Cyberspazio non si trova all'interno dei vostri confini.</p>
<p>Non pensate che esso si possa costruire come se fosse il progetto di un edifico pubblico. Non potete. È
un
atto di natura e si sviluppa per mezzo delle nostre azioni collettive. Non siete stati coinvolti nelle
nostre grandi e partecipate discussioni e non avete creato il valore dei nostri mercati. Voi non
conoscete
la nostra cultura, la nostra etica, e nemmeno i codici non scritti che danno alla nostra società più
ordine
di quello che potrebbe essere ottenuto dalle vostre imposizioni.</p>
<p>Voi affermate che ci sono problemi fra di noi che hanno necessità di essere risolti da voi. Voi usate
questa
affermazione come un pretesto per invadere le nostre aree. Molti di questi problemi non esistono.
Troveremo
i conflitti reali e le cose che non vanno e li affronteremo con i nostri mezzi. Stiamo costruendo il
nostro
Contratto Sociale.</p>
<p>Questo potere si svilupperà secondo le condizioni del nostro mondo, non del vostro. Il nostro mondo è
differente.</p>
<p>Il Cyberspazio è fatto di transazioni, di relazioni, e di pensiero puro disposti come un'onda
permanente nella ragnatela delle nostre comunicazioni. Il nostro è un mondo che si trova
contemporaneamente dappertutto e da nessuna parte, ma non è dove vivono i nostri corpi.</p>
<p>Stiamo creando un mondo in cui tutti possano entrare senza privilegi o pregiudizi basati sulla
razza, sul potere economico, sulla forza militare o per diritto acquisito.</p>
<p>Stiamo creando un mondo in cui ognuno in ogni luogo possa esprimere le sue idee, senza pregiudizio
riguardo al fatto che siano strane, senza paura di essere costretto al silenzio o al conformismo.
</p>
<p>I vostri concetti di proprietà, espressione, identità, movimento e contesto non si applicano a noi. Essi
si
basano sulla materia. Qui non c'è materia. Le nostre identità non hanno corpo, così, diversamente da
voi,
non possiamo arrivare all'ordine tramite la coercizione fisica. Noi crediamo che il nostro potere
emergerà
dall'etica, dal nostro interesse personale illuminato, dal mercato comune. Le nostre identità possono
essere
distribuite attraverso molte delle vostre giurisdizioni. L'unica legge che le nostre culture costituenti
riconosceranno in modo diffuso sarà la Regola d'Oro. Sulla base di essa speriamo di essere capaci di
adottare soluzioni specifiche. Non possiamo però accettare le soluzioni che state cercando di imporre.
</p>
<p>Negli USA abbiamo creato un legge, il 'Telecommunications Reform Act', che è in contrasto con la nostra
Costituzione e reca insulto ai sogni di Jefferson, Washington, Mill, Madison, DeToqueville e Brandeis.
Questi sogni adesso devono rinascere in noi.</p>
<p>Siete terrorizzati dai vostri figli, poiché sono nati in un mondo che vi considererà sempre immigranti.
Poiché li temete, affidate alle vostre burocrazie le responsabilità di genitori che siete troppo codardi
per
confrontare con voi stessi. Nel nostro mondo tutti i sentimenti e le espressioni di umanità, dalla più
semplice a quella più angelica, sono parti di un tutto senza confini, il colloquio globale dei bits. Non
possiamo separare l'aria che soffoca dall'aria spostata dalle ali.</p>
<p>In Cina, Germania, Francia, Russia, Singapore, Italia e Stati Uniti, state cercando di tener lontano il
virus della libertà erigendo posti di guardia ai confini del Cyberspazio. Questi potranno
controllare il contagio per un po' di tempo, ma poi non potrà funzionare in un mondo in cui i bits si
insinueranno dappertutto.
</p>
<p>Le vostre industrie dell'informazione, diventando obsolete, cercano di perpetuarsi proponendo leggi, in
America e altrove, che affermano di possedere facoltà di parola in ogni parte del mondo. Queste leggi
dichiarano che le idee sono dei prodotti industriali, meno preziosi della ghisa. Nel nostro mondo, tutte
le
creazioni della mente umana possono essere riprodotte e distribuite infinitamente a costo zero. La
convenienza globale del pensiero non ha più bisogno delle vostre industrie.</p>
<p>Queste misure sempre più ostili e coloniali ci mettono nella stessa posizione di quegli antichi amanti
della
libertà e dell'autodeterminazione che furono costretti a rifiutare l'autorità di poteri distanti e poco
informati. Noi dobbiamo dichiarare le nostre coscienze virtuali immuni dalla vostra sovranità, anche se
continuiamo a permettervi di governare i nostri corpi. Noi ci espanderemo attraverso il Pianeta in modo
tale
che nessuno potrà fermare i nostri pensieri.</p>
<p>Noi creeremo nel Cyberspazio una civiltà della Mente. Possa essa essere più umana e giusta di quel
mondo che i vostri governi hanno costruito finora.</p>
<p class="author"><b class="eff">John Perry Barlow</b><br>
Davos, Switzerland<br>
February 8, 1996
</p>
</div>
<div class="container_img">
<img src="./Img/Indipendenza_cyberspazio/barlow.webp" alt=" Pictures of John Barlow EFF" class="max_img" />
</div>
<div class="footer">
<h2>#Note</h2>
<p>-<a href="http://www.antiarte.it/eugius/indipendenza_cyberspazio.htm">Fonte della traduzione</a>
</p>
<p>-<a href="https://www.eff.org/cyberspace-independence">Testo originale</a></p>
<p>-<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/John_Perry_Barlow">John Barlow - Wikipedia</a></p>
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